Vertenza Palumbo, la parola passa all’ azienda: «CUB e ORSA diffondono false notizie e oltraggiose dichiarazioni»

Gli imprenditori dei cantieri Palumbo rompono il silenzio e dopo aver subito “passivamente” i ripetuti attacchi a mezzo stampa dei sindacati autonomi CUB e ORSA passano al contrattacco, con una nota dai toni molto duri nei confronti delle due sigle sindacali, che in queste settimane hanno più volte denunciato una gestione poco trasparente della realtà produttiva della zona falcata e lamentato poca chiarezza per quel che riguarda il futuro occupazionale dei lavoratori.

Di seguito, gli stralci più significativi della replica firmata dall’azienda, che verte sulla questione occupazione e sul futuro del cantiere navale:

«Già in data 1° Aprile – si legge – è stato comunicato e condiviso con le organizzazioni Sindacali FIM FIOM e UILM e Confindustria, che grazie al trasferimento di una commessa che era stata acquistata dal cantiere di Napoli e trasferita nel cantiere di Messina (e non ad altri cantieri del gruppo), tra il 7 e l’11 Aprile avrebbe reintegrato le maestranze attualmente in Cassa Integrazione Ordinaria. In data 04 Aprile la Palumbo Spa ha inviato alle maestranze interessate la comunicazione di reintegro. In maniera del tutto falsa e strumentale, le spettabili organizzazioni Sindacali ORSA e CUB, anziché tutelare effettivamente i posti di lavoro, hanno incitato e permesso ai lavoratori di porre in essere comportamenti che, allo stato attuale, li porterebbero a perdere nel migliore dei casi l’indennità di Cassa Integrazione Ordinaria, o nel caso in cui finalmente la scrivente decidesse fino in fondo di tutelarsi con gli strumenti di Legge a sua disposizione, a perdere il posto di lavoro.E’ vergognoso e non si è mai visto un lavoratore posto in Cassa Integrazione per un momentaneo periodo di mancanza di lavoro, che viene richiamato al lavoro e si rifiuta di rientrare e\o di effettuare il turno di lavoro a lui assegnato.Tale indecoroso comportamento è stato sostenuto da ORSA e CUB, e parzialmente mascherato da un anomala forma di sciopero».

«Oggi che abbiamo portato ancora una volta lavoro nel Cantiere di Messina – continua il documento – i lavoratori si permettono il lusso di disprezzare quello che a fine mese consente di sostenere le proprie famiglie. Tanti sono gli Enti che sono stati coinvolti nel romanzesco scenario raccontato da ORSA e CUB e, diversi sono quegli Enti che sono intervenuti al fine di accertare il corretto comportamento della Palumbo Spa. Ci auguriamo a questo punto che gli stessi Enti intervengano al fine di accertare il corretto comportamento di questo tipo di Organizzazioni Sindacali che stanno facendo di tutto per far perdere posti di lavoro e danneggiare l’immagine di un’ azienda.CUB e ORSA continuano a diffondere false notizie e oltraggiose dichiarazioni che danneggiano l’attività imprenditoriale della Palumbo, rispetto alle quali la stessa si tutelerà nelle opportune sedi, confidando nel contempo in un intervento della parte sana della Città.A differenza delle suddette Organizzazioni Sindacali, che approfittano delle difficoltà dei lavoratori per fare business sulle quote mensili e non solo.., il cantiere Palumbo, sin dal 2006 dà lavoro a molte famiglie, ha rimesso un cantiere precedentemente distrutto in perfetto ordine migliorandolo giorno dopo giorno con grandi sacrifici, estirpando l’illegalità che precedentemente regnava sino a portare nel cantiere di Messina i migliori clienti dell’armamento mondiale grazie all’affidabilità che negli anni si è guadagnata nel settore».

A conclusione del documento la Palumbo sollecita Enti e Istituzioni ad un intervento volto «a tutelare un imprenditore che ha investito oltre 10 milioni di Euro a Messina senza 1 solo euro di soldi pubblici, pur non potendo disporre, per cause ad esso non imputabili, di oltre il 60% delle aree oggetto della concessione».