Se il cronoprogramma verrà rispettato allora in 10, massimo 12 giorni l’emergenza rifiuti potrà rientrare. E’ quanto conferma il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò dopo che le prime tonnellate di rifiuti sono state conferite a Motta Sant’Anastasia in deroga a quanto stabilito dall’ordinanza di Crocetta, in base al piano di rientro “informale” concordato tra le parti.
Il cronoprogramma prevede di poter scaricare per una settimana 350 tonnellate, rispetto alle 261,5 previste dal provvedimento di Crocetta. Poi per i giorni successivi l’ipotesi è quella di continuare a scaricarne 300,per consentire a Messinambiente di smaltire quanto si è accumulato in queste ultime settimane.
“Con il buonsenso si risolvono le cose- commenta Calabrò- Adesso stiamo cercando di eliminare il più possibile, ricorreremo anche agli straordinari,anche per pulire le zone accanto ai cassonetti. Penso che in 10 giorni dovremmo farcela. Mi appello anche ai cittadini,perché noi facciamo la nostra parte,anche se la politica non ci aiuta, però anche i cittadini devono cercare di venirci incontro e rispettare le regole. Solo così si ottengono i risultati”.
In queste ore i camion faranno la spola con la discarica di Motta Sant’Anastasia e cercheranno di eliminare i rifiuti ma è chiaro che una città letteralmente invasa dalla spazzatura non potrà considerarsi ripulita in pochi giorni.
Intanto Crocetta, vista la situazione di criticità riscontrata in numerosi comuni ha autorizzato “la Protezione civile regionale a supportare le strutture locali pubbliche, fornendo i mezzi necessari a svolgere l'attività, provvedendo eventualmente anche al nolo dei mezzi stessi, nei limiti previsti dalla legge per somma urgenza. Considerato che alcune Srr e Ato, non sono in grado di operare per il mancato pagamento da parte di alcuni Comuni delle somme relative ai servizi, determinando una situazione gravissima sia per quanto riguarda il personale che i mezzi a disposizione, l'assessorato Enti locali è autorizzato a trattenere una parte dei trasferimenti ai Comuni da destinare direttamente a Srr e Ato per superare le situazioni emergenziali di alcuni territori”.
Nel frattempo Crocetta presenterà alla sua maggioranza la riforma approvata nei giorni scorsi in giunta e che prevede la gestione attraverso 9 ambiti territoriali corrispondenti alle Città Metropolitane ed ai 6 Liberi consorzi. Numerose le novità anche se l’incontro a Roma con il ministro Galletti è servito proprio a limare quegli aspetti di attrito tra governo regionale e nazionale che riguardavano alcuni punti della gestione.
Rosaria Brancato