Girato e ambientato a Messina, il film horror Cruel Peter, diretto da Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini, verrà proiettato al Taormina FilmFest il 3 luglio alle 22 e 45.
Il sodalizio tra i due artisti, che hanno all’attivo diversi “corti” e il film The Haunting of Helena, è ben consolidato, come ci racconta Christian Bisceglia, nato a Milano nel 1967 ma trasferitosi con la famiglia dopo solo venti giorni a Messina, dove è rimasto fino alla laurea: “Mentre io mi occupo principalmente della fase di scrittura e ideazione, Ascanio cura il lato visivo ed estetico. Dietro alla fotografia di Cruel Peter c’è una ricerca sui pittori inglesi che hanno lasciato un’importante traccia nella Sicilia neo-classica, per riproporne le luci. Con Ascanio, che è un importante designer di interni per aerei, oltre che lavori passati, condividiamo anche progetti futuri”.
Cruel Peter racconta la storia di Norman Nash, un archeologo inglese che giunge a Messina per valutare il restauro dello storico Cimitero Inglese. Nel corso degli scavi, il ritrovamento di una lapide riguardante la scomparsa del rampollo di un’aristocratica famiglia inglese, avvenuta tre giorni prima del devastante terremoto del 1908, lo mette sulle tracce di un antico mistero. “Il film nasce da una suggestione avuta girando per il cimitero monumentale di Messina” continua Christian Bisceglia, “un luogo che non può non colpire, sia per il rapporto con la morte che per la bellezza. Lo considero una città dei morti all’interno di una città morta, che ancora paga le conseguenze del terremoto del 1908. Possiamo dire che il cimitero è una metafora della città. Gli architetti che ci lavorano si impegnano per preservarne le opere d’arte, minacciate dalla crisi e non solo. Le difficoltà con cui devono confrontarsi rappresentano a pieno la diffusa incapacità di rispettare sia la memoria che la bellezza. Non è un caso che in Cruel Peter la città sia spesso inquadrata da lontano; avvicinandosi, infatti, si perde la suggestione, perché è mancata, o non è stata tutelata, una visione estetica unitaria e coerente della città”.
La troupe e il cast hanno girato a Messina per quattro settimane, di cui due all’interno proprio del cimitero monumentale: “Il nostro è un film di intrattenimento, ma ha anche un valore politico, perché abbiamo realizzato una sinergia sul territorio, coinvolgendo l’Università, Sicilia Film Commission, il Teatro e altri soggetti nel progetto di un film che è già stato venduto nel mondo anglosassone, in Asia e nei Balcani. Naturalmente devo ringraziare i produttori: Makinarium, Rai Cinema, Taadaaa Enterteinment, Smart Brands, e Francesco Romeres e Angelo Poggi che hanno creduto con forza in Cruel Peter“.
“Non sono un regista che utilizza le proprie paure all’interno delle proprie storie, per il semplice fatto che non sono affatto suggestionabile” spiega Christian Bisceglia, “Come narratore, sono più affascinato dal favolistico e dal fantastico che dal reale, e perciò è stato molto gratificante collaborare con Makinarium, factory di effetti speciali che ha lavorato, tra gli altri, con Matteo Garrone per Il Racconto dei Racconti e Ridley Scott”.
Nel cast di Cruel Peter, accanto ad attori stranieri, anche dieci messinesi: Gabriele Greco (protagonista de Il giovane Pertini che arriverà nelle sale a settembre), Katia Greco, Claudio Castrogiovanni, Margherita Smedile, Alberto Molonia, Alessio Bonaffini, Christian Roberto, Angelica Alleruzzo, Antonio Alveario e Tony Canto, che canta la canzone 1908: “Alcuni li conoscevo bene già da tempo, altri come Christian Roberto e Zoe Nochi hanno rappresentato delle piacevolissime sorprese. Tutti, ma ne ero sicuro, sono stati molto bravi e professionali, e soprattutto hanno sposato il progetto con passione. Se pensiamo che Tony Canto ci ha ceduto gratuitamente i diritti della canzone 1908, e che vari attori hanno rinunciato al compenso, capiamo quanto ci tenessero a partecipare a quello che è un atto d’amore verso la città”.
Prima di salutarci, parliamo con Christian Bisceglia dell’importanza che il cinema può avere per un territorio: “Il cinema è arte e cultura, ma anche business, e in quanto tale può portare un notevole indotto, ma richiede investimenti e, a monte, le condizioni per investire. Ricordiamoci che a Malta, a cui la Sicilia non ha nulla da invidiare come storia e bellezza, sono stati girati episodi di Game of Thrones, e film come Troy e 300. Queste importanti produzioni, e la conseguente presenza di star internazionali, hanno fatto conoscere Malta in tutto il mondo. Ancora, dopo le riprese de Il Signore degli Anelli, la Nuova Zelanda ha visto aumentare i turisti in entrata in modo clamoroso. Per la nostra terra il turismo è fondamentale, e potrebbe e dovrebbe avere un ruolo ancora più significativo; sicuramente il cinema in tal senso può fare moltissimo”.