"Quella sciagurata scelta che sessant’anni fa ci condannò tutti all’economia del petrolio" non si deve ripetere più. E' questo l'assunto da cui partono i comitati No Inceneritore, che lanciano una nuova campagna in vista delle elezioni che si terranno a Milazzo e Barcellona: "Sull'inceneritore ci metto la faccia".
Quella famosa scelta a cui si riferiscono i comitati è legata alla Raffineria. E ora gli attivisti vogliono conoscere il pensiero dei candidati sindaco delle due città in merito alla riconversione della CTE di Archi in inceneritore-CSS.
In un momento così concitato come quella della campagna elettorale, "il cumulo di promesse è sempre lo stesso" sottolineano i comitati. "La solita tiritera di santini e comizi infarcita da tutto quello che offre l’evoluzione della comunicazione digitale: siti web, pagine facebook, twittate in libertà". "Com’è possibile – si chiedono – che tra una diàtriba sulle buche e un’altra sulla viabilità i candidati non abbiano ancora preso posizione sulla questione della riconversione della CTE di Archi in inceneritore-CSS? Una questione così importante che investirà la vita degli abitanti dei loro comuni e di quelli del comprensorio nei prossimi decenni".
Nasce dunque così la campagna "Sull'inceneritore ci metto la faccia". Attraverso una lettera aperta (che si trova a questo indirizzo http://noinceneritoredelmela.altervista.org/ ), i comitati chiedono ai candidati di Milazzo e Barcellona PG di prendere una posizione netta a favore o contro la riconversione della CTE di Archi in inceneritore-CSS.
Le risposte o le non-risposte dei candidati saranno riportate sulla pagina facebook. "Per noi è infatti indispensabile che i cittadini scelgano se e quali candidati votare anche in base a quanto questi si impegneranno a fare rispetto a un tema così importante per la loro vita, quali sono le tematiche ambientali e in particolare la riconversione della CTE di Archi" concludono i comitati.