“L’attestazione di un miracolo: credo sia da considerare come un evento la presentazione di una nuova stagione concertistica firmata dall’Accademia Filarmonica con l’Associazione Bellini, un risultato ottenuto a costo di enormi sacrifici e nel disinteresse più o meno velato delle istituzioni. Stiamo risalendo lentamente dal baratro, non possiamo far altro che esprimere una grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto”. L’introduzione di Marcello Minasi, presidente dell’Accademia Filarmonica, definisce speranze e problematiche di un impegno vissuto come missione sociale: un servizio reso alla città, nonostante i noti tagli nel settore degli investimenti in campo culturale. Dello stesso avviso anche Giuseppe Ramires, presidente e direttore artistico della Bellini: “Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alle nostre attività, presentiamo una stagione artisticamente eterogenea nel rispetto della tradizione dei due enti morali. Dopo l’estromissione dal Teatro Vittorio Emanuele, siamo riusciti ad accrescere il nostro pubblico grazie al trasferimento al Palacultura, una sistemazione tuttavia particolarmente onerosa per le nostre casse: rivedere la gestione di questa struttura è un’esigenza irrimandabile, ci auguriamo di poter usufruire di tariffe che riconoscano finalmente il valore del nostro lavoro. Oggi presento la mia ultima stagione da direttore artistico, sono onorato di aver dato negli anni il mio apporto a un’Associazione che ha contribuito a migliorare l’offerta culturale complessiva della città di Messina”. Presente alla conferenza stampa di Palazzo Zanca anche l’assessore alla Cultura Federico Alagna, che non si sottrae al confronto sul nodo Palacultura: “In primavera proporremo un nuovo disciplinare d’uso che tuteli le attività di tutte le associazioni concertistiche. Contestualmente prendo l’impegno di riaprire al pubblico l’Arena Cicciò, un luogo funzionale per la fruizione di eventi culturali nel periodo estivo”.
Domenico Colosi