Intitolata stamattina al poeta Giovanni Pascoli la biblioteca provinciale. Hanno partecipato alla cerimonia che ha portato alla scopertura della targa, il Presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino, il presidente del consiglio comunale Pippo Previti, la poetessa Maria Costa e tanti altri esponenti del mondo della cultura e dell’Università degli Studi di Messina. L’iniziativa rientra nell’ambito delle commemorazioni per il centenario della morte del grande poeta romagnolo, che soggiornò a Messina nel periodo compreso tra il 1898 al 1902. L’evento è stato organizzato dal “Comitato di Coordinamento per le celebrazioni pascoliniane di Messina 2012”, che sta procedendo anche ad una raccolta firme per far diventare l’alloggio del Palazzo Sturiale di via Risorgimento, dove a suo tempo dimorò Pascoli, in museo. Il presidente della Provincia Ricevuto si è congratulato con l’assessore D’Agostino. La biblioteca, realizzata in pochi mesi, vanta già una quantità di volumi notevoli. Ma anche la qualità non scherza. Nelle intenzioni dei realizzatori sarà un contenitore di testi di Giovanni Pascoli, ma anche un centro di ricerca e di studi pascoliniani – come sottolinea Piero Chillé del Comitato di Coordinamento – che si svolgeranno in sinergia con altri enti ed istituti a livello locale e nazionale. Il presidente del consiglio, Pippo Previti, inoltre, si è impegnato a portare a termine un’altra delle richieste del Comitato: il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Giovanni Pascoli. Mentre il professore Giuseppe Rando ha sottolineato come l’università italiana abbia due volti: “quello degli studenti, della ricerca e del territorio e quello degli apparati amministrativi e dei professori. Se questa iniziativa va in porto lo si deve attribuire al primo tipo di università”. La cerimonia è arrivata al suo zenit culturale ed emotivo, con la lettura di una poesia di Maria Costa – vero e proprio monumento vivente della cultura cittadina – letta dalla viva voce della stessa poetessa.
“Giovanni Pascoli.
I mariggiati da vita,
i tossichi,
i vileni,
ti puttaru peni,
e non ci fu agnentru pi curarli.
Ma cu mani di sita,
sulu ‘a rima,
‘ccarizzau ‘a to FIRITA”. (Maria Costa)
Stamattina Messina si è ricordata, finalmente, di un suo illustrissimo ospite, chissà se anche Friederich Nietzsche – il grande filosofo tedesco che soggiornò nella nostra città a sua volta a fine ottocento – avrà, prima o poi, la stessa fortuna.