La fascinazione delle parole che si fonde con quella dei luoghi, la bellezza di una meta unica al mondo che diviene non sfondo ma parte integrante di una proposta in cui l'arte in tutte le sue declinazioni si fa assoluta protagonista: è Taobuk, il Festival Internazionale di Letteratura di Taormina, che da otto anni raccoglie l'eredità di una terra che è stata rifugio prediletto di tanti protagonisti della scena artistica, letteraria e cinematografica, da due anni la sua realizzazione beneficia del sostegno dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, nell’ambito del programma Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il programma è stato illustrato sabato 26 maggio in conferenza stampa a Catania, negli Uffici della Regione Siciliana, dall’Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Sandro Pappalardo e da Antonella Ferrara, che ha ideato e dirige il festival, di cui è presidente fin dalla fondazione. Sono intervenuti inoltre Carmelo Briguglio, capo della segreteria particolare dell'Assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, in rappresentanza dello stesso; Vera Greco, direttore del Parco archeologico di Naxos, e Roberto Grossi, sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania.
Al centro di Taobuk, come la prima delle Muse, la letteratura: come ogni anno, l'intera rassegna si sviluppa a partire da un tema centrale attorno al quale sono chiamati a dibattere i maggiori protagonisti della scena culturale internazionale e italiana. E quale miglior tema, per pagare un tributo a un 2018 che è quanto mai anno di grandi anniversari delle rivoluzioni? Il 2018 è l’anno in cui ricorrono gli anniversari della scomparsa di Bob Kennedy, Mahatma Gandhi e Martin Luther King; il centenario dalla nascita di Nelson Mandela; l’anniversario della Carta dei Diritti dell’Uomo e della Costituzione Italiana; il cinquantesimo anniversario dai moti del Sessantotto. La storia dell'umanità è costellata da trasformazioni che ne hanno determinato il progresso, il rinnovamento. Ma rivoluzioni sono anche i piccoli cambiamenti che quotidianamente influenzano le nostre esistenze, preludio di ben altri radicali mutamenti della Grande Storia.
L'ottava edizione del Festival, a Taormina dal 23 al 27 giugno, si propone dunque di indagare nei desideri e nelle pulsioni individuali che si fanno propulsori di grandi e piccole metamorfosi. ‘Rivoluzioni’ è un interrogativo sul senso della proiezione di sé nella vita e nei progetti, scandagliare una realtà che si fa sogno, disegno, intenzione politica, movimento sociale, prassi dell’Utopia, a volte capace di farsi pratica politica. Taobuk esprime in quest'ottica una visione progettuale di ampio respiro, declinata al meglio da Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico: “Con grande emozione abbiamo anche quest’anno il privilegio di accogliere a Taormina alcune delle voci più autorevoli del nostro tempo e celebrare così il ritorno al potere e alle fascinazioni della parola, pura e assoluta. La letteratura è ancora protagonista in connubio con le altre arti, in una cornice privilegiata che è la città di Taormina, luogo millenario di cultura e bellezza. Fiorisce così un dialogo tra le Muse ed un eclettismo che discende proprio dall’essere Taormina fulgido esempio della forma mentis mediterranea, vocata storicamente e geograficamente a farsi crocevia di civiltà e, per facile traslato, anche di linguaggi. Il livello alto della proposta culturale diventa così autenticamente trasversale, ampliando i destinatari e i fruitori cui si rivolge. L’edizione 2018 dedica in particolare un ragionamento al tema delle Rivoluzioni e alla fenomenologia stessa del cambiamento, spinta propulsiva in seno alla storia degli uomini e delle civiltà, vero filo conduttore della manifestazione".
La serata inaugurale si riconferma un appuntamento imperdibile: lo spettacolare Teatro Antico di Taormina sabato 23 giugno alle 20.30 sarà palcoscenico dei Taobuk Awards, riconoscimenti d'eccellenza nel campo della letteratura e delle arti. I Taobuk Awards for Literary Excellence sono assegnati per questa edizione ad Amos Oz, scrittore e saggista israeliano già Premio Principe de Asturias de las Letras e Premio Carical Grinzane, e all’autrice Premio Pulitzer Elizabeth Strout, per il particolare filo con cui hanno saputo intrecciare, nella scrittura, vita personale e rivoluzioni, rivestendo vicende private di un valore assoluto e universale. E ancora tanto spettacolo con l’attrice, autrice, sceneggiatrice e cantante Paola Cortellesi e il regista Riccardo Milani; con il maestroDario Argento che riceverà il Taobuk Award alla Carriera; l’attore, sceneggiatore e regista Sergio Castellitto; l’attrice Anna Valle e il regista Ulisse Lendaro. Il Teatro verrà inondato da suggestiva musica grazie alla collaudata sinergia stretta da Taobuk con il Teatro Massimo Bellini di Catania -partner del Festival per la straordinaria d’apertura – che sarà presente sul palco con la sua Orchestra, diretta per l’occasione da Paolo Silvestri. Una trascinante colonna sonora accompagnerà tutta la serata, arricchita dagli interventi della cantantessa Carmen Consoli e del soprano Donata D’Annunzio Lombardi, fino al concerto finale del pianista Stefano Bollani che, dopo aver ritirato il Taobuk Award alla Carriera, si esibirà con l’Orchestra in Rapsodia in blu di Gershwin e Concerto Azzurro.
A condurre saranno il giornalista del Tg1-RAI Alessio Zucchini e Antonella Ferrara, presidente di Taobuk. Danno il proprio contributo al format gli autori Federico Zatti e Valerio Callieri, il regista Stefano Sartini, il direttore della fotografia Gianluca Fiore e il direttore di scena Sara Scotti. Un grande evento di arte, letteratura, musica e spettacolo, che grazie alla MainMedia Partnership Rai andrà in onda in differita su Rai2 il 3 luglio alle 23.
Domenica 24 giugno in programma la lectio magistralis di Amos Oz. Nelle sue idee politiche come nel lavoro letterario, Oz si considera un evoluzionista più che un rivoluzionario, nonostante molti nel suo Paese lo reputino un radicale. Qual è il ruolo di un intellettuale che difende il libero pensiero quando tutti sembrano brancolare nel buio? Lunedì 25 giugno Ho tradito mia madre, la rivoluzione personale di Elizabeth Strout. Amare può anche comportare una rottura con i vecchi schemi. Nelle nostre vite il tempo che scorre segna rapporti e persone e quando produce trasformazione a volte provoca dolore. Ma è questo il prezzo che si paga quando ci si evolve. Ne parla la Strout nella sua lectio magistralis. Sempre lunedì 25 il filosofo e scrittore spagnolo Fernando Savater – che con la sua opera si è reso portavoce di una nuova idea di etica, più vicina alla volontà e ai desideri dell’uomo, che si contrappone violentemente all’etica del fare, considerata imperante nella società contemporanea – terrà la sua lectio parlando delle rivoluzioni necessarie, che si tratti del movimento di una stella o del destino di un intero Paese. Matteo Collura è il protagonista dell’ultima lectio magistralis, martedì 26 giugno. Un intervento sull’essenza più profonda dei libri, finestre aperte sull’altrove, strumento di conoscenza, emancipazione, riscatto, civiltà. Collura, infaticabile lettore, scrittore e giornalista, affronta un tema nevralgico in un’epoca di profonda trasformazione.
Tra gli ospiti delle altre giornate anche Catherine Dunne, Madeleine Thien, Rawi Hage, Asli Erdogan, Jamileh Kadivar, Edgar Morin.