"Francesco Crispi fu un grande statista ed ebbe a cuore le sorti della Sicilia. Il fascismo si approprio' in maniera illegittima della sua figura". Da Messina, da palazzo dei Leoni, parte dagli storici un messaggio forte e chiaro sul ruolo che ebbe Crispi sulla politica nazionale.
Storici ed esperti provenienti da tutte le università siciliane si sono ritrovati nella stessa sala per un convegno che aveva come scopo la rivalutazione della figura dello statista siciliano Francesco Crispi. Si tratta di una delle tappe di un percorso partito nel maggio scorso che approderà a Roma alla Camera dei deputati e si concluderà giovedì 4 ottobre a Ribera città natale di Crispi.
Il progetto è promosso dal Consorzio universitario di Agrigento, dalla Regione siciliana e dal Comune di Ribera. Presidente del comitato scientifico che vede la partecipazione di esperti di tutte le università siciliane, il docente messinese Marcello Saija. Durante i lavori è stato affrontato il rapporto tra Crispi e la massoneria che secondo gli esperti ebbe come scopo la creazione di un forte stato unitario.