S. TERESA. “Il teatro è ciò che avviene tra attore e spettatore. Tra i compiti di un direttore artistico c’è quello di far sì che questo avvenga”. Cita Grotowski Cettina Sciacca, l’eroina che con la sua testardaggine e la tenacia dei ragazzi della sua compagnia, i Sikilia, da anni accende emozioni d’altri tempi. E’ grazie a loro che il teatro “Val d’Agrò” è rinato e da anni suscita grande interesse nel panorama regionale con cartelloni e attori di prestigio. Il numero di abbonati è in crescita. L’entusiasmo anche.
La stagione teatrale 2017-2018 è stata presentata questa mattina in un teatro gremito. Una conferenza stampa fuori le righe. In sala ci sono Enrico Guarneri e Bruno Torrisi, Vincenzo Volo, Michela Privitera, Ilenia Maccarrone, Edoardo e Salvo Saitta. Attori che testimoniano quanto in questi ultimi anni sia cresciuto il Val d’Agrò. “Non vi nascondo – esordisce Litterio – che entrando in questo teatro ho avuto uno choc. E’ bellissimo”. A fine conferenza Guarneri e Torrisi hanno ricevuto un dono dell’artistica Nino Ucchino, in prima fila insieme al giovane regista Fabrizio Sergi. In sala ci sono amministratori dei paesi vicini, dirigenti scolastici, semplici cittadini, qualche abbonato. Ed anche il sindaco, Danilo Lo Giudice. Il suo è un discorso appassionato. Lui con quel teatro ha un rapporto viscerale avendo fatto parte da ragazzo dei Sikilia. Le sue parole sono il segno tangibile della presenza dell’Amministrazione in questa avventura. Al fianco del primo cittadino c’è Antonella Messina, presidente regionale della Fiat (Federazione italiana teatro amatori). “Non conoscevo questa realtà – confessa – e mi sono incuriosita. Sono giunta a S. Teresa ieri sera ed ho vissuto le prove con i ragazzi dei Sikilia. Una energia fantastica. Siamo in un teatro bellissimo. C’è una Amministrazione comunale sensibile e un pubblico fantastico. Dobbiamo fare in modo che non accada, come altrove, l’irreparabile: la chiusura”.
Nel futuro del Val d’Agrò c’è una scuola di teatro a cura di Bruno Torrisi, il questore Licata di Squadra Antimafia. “L’uomo – dice con convinzione l’attore – finirà quando chiuderà l’ultimo teatro. Perderà l’illuminazione”. La stagione è ricca di appuntamenti e quest’anno è stata ulteriormente impreziosita con una minirassegna di cabaret. Si parte il 21 e 22 ottobre con "Allegro Allegro" di Antonello Costa. Il 25 e 26 novembre è la volta di Marco Cavallaro con "Se ti sposi ti rovino". Salvo e Eduardo Saitta il 16 e 17 dicembre metteranno in scena "Pensaci Giacomino". Si proseguirà il 20 e 21 gennaio con il Triangolonotrio che si cimenterà in "Professione falsi invalidi". Si arrive al 3-4 febbraio con un altro attore di spessore, Pippo Pattavina. Lo spettacolo è: "Signori chi è di scena". Il 17-18 marzo il Teatro Claet proporrà "Io sono"; il 17 aprile sarà la volta di Anronio Grosso con "Venerdì 17 due preti di troppo" e il 26-27 maggio si chiuderà con Volo e Capodici: in scena "La Guerra di ruggine". Di altrettanto valore la minirassegna di cabaret. Ci saranno Toti e Totino (il 10 dicembre), Martufello (25 febbraio), B&B (22 aprile) e Sergio Vespertino (6 maggio). Tutto è pronto. “Non posso che ringraziare quanti ci stanno vicini, a partire dai Sikilia, dal nostro pubblico e dagli sponsor – conclude commossa la direttrice Cettina Sciacca – ed a quanti consentono ancora che questo piccolo grande sogno di un teatro nell’hinterland jonico sia ancora una realtà”.