TAORMINA. In occasione dell’ottava edizione di Taobuk, domani, domenica 24 giugno, alle 12, a Palazzo Ciampoli verrà inaugurata la mostra “Geografie Sentimentali”, promossa dall’assessore regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, dal dirigente generale dei Beni Culturali, Sergio Alessandro, e dal direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, Vera Greco, con la curatela di Maria Teresa Rodriquez e Roberta Scorranese. Palazzo Ciampoli ospiterà, nell’ambito di Taobuk, una mostra di libri antichi e mappe storiche della Sicilia e del Mediterraneo provenienti dalla Biblioteca Regionale di Messina. L’obiettivo è duplice: valorizzare un segmento, quello dei libri antichi e di pregio, che ingiustamente non acquisisce presso il grande pubblico il posto che gli spetta nel panorama dei beni culturali siciliani, e riaprire un importante monumento di Taormina, un altro gioiello prezioso di proprietà dell’assessorato ai Beni culturali, del quale la collettività reclama la fruizione permanente. L’esposizione di libri antichi e stampe di pregio rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 8 luglio.
“Geografie sentimentali” è viaggio che si snoda attraverso libri antichi e mappe storiche della Sicilia, conservate nella Raccolta di stampe della Biblioteca Regionale di Messina. Un racconto che va dal Cinquecento all’Ottocento, a volte seppiato, a volte colorato, più o meno fantastico. Ci sono le mappe fatte per i naviganti, con i riferimenti per l’attracco bene in evidenza. E ci sono quelle per gli eruditi che non gradivano una rappresentazione fedele della Terra, poiché erano abituati ad assegnare a ciascun luogo un mito, un simbolo, un rimando culturale. Ed è anche una mostra che ben si sposa con il tema dell’ottava edizione di Taobuk: Rivoluzioni. Nelle stampe si colgono infatti le nuove frontiere, i cambiamenti epocali, l’evoluzione scientifica e di pensiero. «Anche il Parco di Naxos Taormina – spiega Vera Greco – rappresenta a sua volta una rivoluzione. Un ente che rompe gli steccati del campanilismo e della diffidenza e riunisce insieme, com’è logico e storicamente giusto, Naxos e Taormina, la prima colonia greca di Sicilia dalla quale i superstiti fuggirono per fondare Tauromenion, ricollegandole al contesto più ampio della Valle dell’Alcantara con la città di Francavilla, per poter definire un’identità capace di generare risorse, circuiti virtuosi ed innescare uno sviluppo vero ed endogeno».
All’inaugurazione della mostra interverranno: Sebastiano Tusa, assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana; Sergio Alessandro, dirigente generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana; Vera Greco, direttore Parco Archeologico Naxos Taormina; Maria Teresa Rodriquez, direttore Biblioteca Regionale di Messina e co-curatrice della mostra; Roberta Scorranese, giornalista culturale de Il Corriere della Sera e co-curatrice della mostra.