Dopo vent’anni di desolante abbandono torna in funzione la Fontana di Orione di piazza Duomo a conclusione di una serata organizzata dall’assessore alla Cultura Tonino Perna e incentrata sul significato del monumento cinquecentesco del Montorsoli studiato, analizzato e allegorizzato in una lunga serie di eventi programmati dal tardo pomeriggio di ieri. Un breve intervento del sindaco Accorinti ha preceduto la messa in funzione della fontana che, dopo decenni di incuria e lassismo istituzionale, torna quindi a rappresentare un orgoglio per i messinesi e una nuova attrazione per le migliaia di turisti che visitano la città.
Una suggestiva illuminazione e un nuovo impianto idrico le novità più importanti messe a punto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali: “Quando qualche mese fa venne in visita il sindaco di Assisi Claudio Ricci per il gemellaggio tra le nostre due città”, ha dichiarato Accorinti prima dell’inaugurazione, “gli parlai dei progetti in programma per questo monumento: Ricci rimase estasiato dalla bellezza di questa fontana e mi disse che rimetterla in funzione avrebbe rappresentato il momento di maggior orgoglio per la nostra amministrazione. Il cambiamento culturale di una città parte anche dal riappropriarsi della storia e della bellezza dei propri monumenti”.
Qualche minuto dopo le 21 la fontana di Orione è tornata dunque al suo antico splendore tra l’emozione di un folto pubblico già coinvolto nelle varie iniziative organizzate in tutto il perimetro del centro storico. In serata, all’Auditorium del Palacultura “Antonello”, le celebrazioni della “Notte di Orione” si sono dunque concluse con l'intenso concerto di Giovanni Renzo dal titolo “Musica e stelle, la costellazione di Orione dalle osservazioni di Galileo alla trasposizione in musica”.
Domenico Colosi