Si terrà il 10 agosto la VI edizione del palio delle contrade marinare “Don Giovanni d’Austria – Trofeo “Città di Messina”, manifestazione della marineria messinese organizzata dalla Lega Navale in collaborazione con l’Associazione Aurora, nell’ambito dell’evento “Messina in Festa sul Mare – Don Giovanni d’Austria a Messina per la battaglia di Lepanto”.
In una breve cerimonia, il presidente del Club Nautico Paradiso, Francesco Cama, ha consegnato al comitato organizzatore il “Palio” vinto nel 2013, che sarà riassegnato nella prossima edizione. Presenti all’evento il presidente della Lega Navale Carmelo Recupero, il presidente dell’Associazione “Aurora” Fortunato Manti, il direttore Artistico della VI Edizione di “Messina in Festa sul Mare” Vincenzo Caruso, il presidente dell’Associazione “L’Aquilone” Rosario Lo Faro e alcuni rappresentanti degli equipaggi di Paradiso e Pace le due contrade marinare che quest’anno si contenderanno il Palio.
Le radici della manifestazione risalgono al XVII secolo. I palii di barche erano, un tempo, gli unici momenti di svago e di divertimento lungo i villaggi della riviera messinese. Così, insieme alle feste religiose, si organizzavano gare di barche tra le contrade marinare. Tutte le gare si effettuavano con le usuali barche da pesca, dette “paciote”, che differivano tra di loro a seconda dell’appartenenza rivierasca. La barca “paciota” è una barca nata per la velocità; durante le regate, le “paciote” volano infatti sull’acqua, spinte da quattro, sei o otto remi, manovrati da atleti forti e avvezzi alle fatiche della voga. Alle gare partecipavano, come oggi, equipaggi animati da grande spirito agonistico e decisi a portarsi a casa l’ambito stendardo messo, appunto “in Palio”. Era uso conquistarsi il posto di gara con il lancio dell’arpione, che avveniva sulla spiaggia prima della partenza. Questa era la prima fase, in cui si dimostravano le capacità dei lanciatori, che quasi sempre erano i “lanzaturi” delle feluche nella caccia al pesce Spada; con un lancio preciso, essi guadagnavano il posto migliore per la gara, così da poter sfruttare meglio le correnti. La gara si disputava da Contemplazione al porto di Messina, dove l’arrivo era fissato all’altezza dell’attuale Municipio. Questo palio, estintosi negli anni Cinquanta del secolo scorso, era tra i più difficili della Riviera. Oggi, riprendendo l’antica tradizione, viene riproposto con le stesse regole – e rivalità – di sempre.
Più volte ripreso in tempi moderni, dal 2013 il Palio d’Agosto è stato intitolato “Don Giovanni d’Austria – Trofeo Città di Messina” e, nella prima edizione, è stato vinto dalla contrada Paradiso. Oggi, i rappresentanti di Paradiso e Pace si sono dimostrati pronti ad affrontarsi ancora, a quasi sei lustri dal lontano 1985, quando ripresero a gareggiare con lo spirito agonistico di sempre; una sana competizione che appassionerà ancora una volta i messinesi e i tanti turisti che assisteranno alla manifestazione.
Un ignoto poeta (riportato da Rocco Sisci nel volume “Barche, Padroni e Marinai”) descriveva così, nel 1665, le regate del Palio di Mezzagosto, che si correva durante i festeggiamenti della Vara del 15 agosto a Messina:
“Ben escono le feluche dentro al mare
piene di genti e ii vogatori famosi.
Havendo diligenza a navigare
Sovra i monti dell’onde, alti e spumosi;
si vedean le sue vele allor volare
per essere di ciò vittoriosi.
E giungendo le prime in tal tenzone
Havran d’un pallio aurato il guiderdone”.
Di seguito il link al programma dell’evento: http://www.sullerottedilepanto.it/programma2014.php
Giovanni Passalacqua