Il commissario straordinario del Policlinico Giuseppe Laganga e il Rettore Salvatore Cuzzocrea spiegano di aver scelto di rispondere oggi per poter riportare con assoluta trasparenza tutte le informazioni in loro possesso “riteniamo sia doveroso soprattutto per i molti pazienti che in questi anni dal Centro Nemo hanno ricevuto risposte a un loro preciso bisogno di salute e che, di certo, meritano rispetto” scrivono nella nota congiunta che replica ai vari aspetti evidenziati nell’interrogazione dei 18 senatori del M5S sul Centro Clinico Nemo Sud (leggi qui).
La nota congiunta è lunga e dettagliata, pertanto ci limiteremo a sintetizzarne i punti salienti ed a rendere più semplice la lettura.
IL CASO DEI 18 POSTI LETTO
Nella nota viene spiegato come non vi sia stato alcun azzeramento di 18 posti letto della riabilitazione del Policlinico nel 2009, come sostenuto invece dai senatori.
Vi è stata una rimodulazione che prevedeva 32 posti letto nell’UOC Medicina Fisica e Riabilitativa e Medicina dello sport ed una successiva allocazione di 19 dei 32 posti.
Stando alla documentazione relativa all’aprile 2009 il Policlinico effettuava una prima rimodulazione dell’assetto organizzativo prevendendo che nell’ambito del DAI di Medicine Specialistiche venisse attivata una U.O.C. di Medicina Fisica e Riabilitativa e Medicina dello Sport, dotata di 32 posti letto. Posti letto, tra l’altro, confermati nei successivi atti aziendali. Nel mese di agosto dello stesso anno si è provveduto all’ attivazione dell’U.O.C. di Medicina Fisica e Riabilitativa e Medicina della Sport ed allo spostamento e collocazione dal DAI di Medicine Specialistiche al DAI di Neuroscienze di 19 posti letto in regime ordinario.
LA NASCITA DEL CENTRO NEMO
Tre anni dopo e, stando alla nota congiunta, in modo del tutto autonomo rispetto a quanto accaduto negli anni precedenti, l’azienda ha ipotizzato la possibilità d’ introdurre all’interno dell’ Policlinico un modello virtuoso, già attivo e operativo a Milano presso l’ospedale Niguarda, che garantisse la continuità assistenziale, terapeutica e riabilitativa in unità ad alta complessità assistenziale dei pazienti con gravi disabilità neuromotorie, quali la SLA, la SMA e le distrofie muscolari. L’obiettivo era provare a replicare a Messina un modello capace di abbattere la mobilità passiva.Infatti, il centro Nemo di Milano erogava già allora prestazioni di eccellenza nel campo delle malattie neuromuscolari ed era meta di molti viaggi della speranza da parte di famiglie provenienti proprio dalla Sicilia e dalla Calabria.
Pertanto, nel 2012 è stata costituita la Fondazione Aurora Onlus (senza scopo di lucro), per iniziativa dell’A.O.U., dell’Università di Messina, della Fondazione Telethon, dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, che si prefigge lo scopo di svolgere assistenza in favore di persone con gravi disabilità neuromotorie, quali la SLA, la SMA e le distrofie muscolari.
Tale Fondazione, con il suo personale, non rappresentava e non rappresenta un’esternalizzazione delle prestazioni, bensì un’integrazione del setting assistenziale all’interno dell’UOC di Neurologia e Malattie Neuromuscolari. Quello che è stato realizzato, quindi, è un servizio per il quale il Policlinico eroga, per il tramite della Fondazione, prestazioni assistenziali riabilitative (coerentemente con la programmazione regionale) puntualmente tracciate e verificate, ricevendo da parte dell’Assessorato regionale alla Salute i ricavi per dette prestazioni.
Il Policlinico ha inoltre attivato un Centro di costo aziendale che comunica costantemente all’organo tutorio (l’Assessorato) la tipologia e il volume delle attività. Sin dal 2013, anno di attivazione del Centro Nemo, il Centro di costo ha comunicato tutti i dati. Il Policlinico riconosce alla Fondazione il rimborso delle spese sostenute e dettagliatamente rendicontate, che sono al di sotto dei ricavi conseguiti. La Fondazione finanzia e gestisce in proprio le attività non comprese nella convenzione, come le iniziative di solidarietà e la ricerca.
La convenzione è stata rinnovata nel 2017.
LE AUTORIZZAZIONI E GLI ATTI DELLA REGIONE
Tutti gli atti sono stati condivisi con l’Assessorato regionale, che ha in entrambi i casi (prima convenzione e successivo rinnovo) evidenziato la discrezionalità di scelta da parte dell’A.O.U. e sottolineato come non si tratti di un’esternalizzazione. In particolare, nel 2017, in occasione del potenziamento dei posti letto, il Dipartimento competente dell’Assessorato ha scritto: “Quanto proposto risulta essere coerente con la programmazione regionale nonché con la previsione di posti letto di riabilitazione di cui al D.A. 629/2017”.
Quanto alla questione relativa ad ipotesi di “controllore che è anche controllato” viene specificato che il responsabile della UOC di Neurologia e Malattie Neuromuscolari ha il compito di garantire l’appropriatezza del percorso clinico, mentre il controllo è affidato alla Direzione sanitaria dell’Azienda e ad istituzioni esterne (tra le quali, anche lo stesso Assessorato regionale). Per ciò che riguarda l’appropriatezza delle prestazioni erogate, verificate sia dalla Direzione aziendale che dall’ASP di Messina tramite il Nucleo Operativo Controlli (in cui è presente anche un fisiatra), si fa presente che la percentuale di appropriatezza certificata è pari al 100%. Negli organi direttivi della Fondazione Aurora Onlus, inoltre, sono presenti rappresentanti dell’Università degli Studi di Messina e del Policlinico e, tra questi, non è ovviamente presente il responsabile dell’UOC di Neurologia e Malattie Neuromuscolari.
L’ UNITA’ OPERATIVA MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Nel frattempo l’azienda ha sempre garantito lo svolgimento di attività assistenziale dell’UOC di Medicina Fisica e Riabilitativa, confermandola – così come previsto dalla rete regionale – quale struttura complessa e, per ultimo, ha disposto nel maggio 2018 l’apertura di 8 nuovi posti letto di riabilitazione nella stessa UOC, oltre a quelli già utilizzati per Nemo Sud, a completamento della dotazione assegnata al Policlinico.
MANCATO ACCREDITAMENTO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
Per ciò che concerne la Scuola di Specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa, il mancato accreditamento nel 2017 da parte dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica è dovuto ad un mancato raggiungimento degli standard in uno dei requisiti richiesti. L’esito è stato infatti:
–Favorevole all’accreditamento, in merito al raggiungimento degli standard e dei requisiti di tipo strutturale-assistenziale, sia per la struttura di sede che per l’intera rete formativa.
–Non Favorevole all’accreditamento, in merito agli indicatori di performance delle capacità di ricerca del collegio dei docenti della scuola, verificati dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), in quanto ‘molto al di sotto’ della soglia minima richiesta.
La valutazione negativa di quest’ultimo criterio è stata determinante per il MIUR che nel 2017 ha deciso per non accreditare la scuola.
I NUMERI DEL CENTRO NEMO
Dal 2013 ad oggi, sono stati effettuati 2.789 ricoveri in day hospital e 1.313 ricoveri ordinari. Complessivamente, sono state garantite 27.648 giornate di degenza, sia per riabilitazione neurologica, sia per pazienti ad alta criticità assistenziale.
Con decreto 1117 del 2015, l’Assessorato ha individuato il Policlinico-Centro Nemo Sud tra i tre Centri Esperti per la SLA in Sicilia. In aggiunta, nel 2017 l’Assessorato regionale alla Salute ha individuato il Centro Nemo Sud tra i 5 centri nazionali per la prescrizione farmacologica del farmaco Spinraza, per il trattamento della SLA.
LA CONCLUSIONE
Ribadiamo la piena disponibilità a dialogare con tutti gli stakeholder interessati ed a mettere a disposizione degli organismi preposti la documentazione che verrà eventualmente richiesta, ma contemporaneamente vogliamo ribadire come questo progetto sia virtuoso e vada sostenuto nell’interesse dei pazienti e di tutta la collettività, poiché costituisce un indispensabile aiuto per coloro i quali sono affetti da patologie neuromuscolari, ai quali confermiamo la nostra piena vicinanza ed il nostro impegno a difesa dei lori diritti e dello loro aspettative. Al fine di garantire la piena trasparenza dell’azione dell’Università e dell’AOU ed evitare ogni strumentalizzazione di sorta abbiamo chiesto di essere ascoltati sia dalla commissione sanità della regione che della competente commissione del Senato.
Rivendichiamo la volontà di essere portatori di una buona sanità, ma che deve tener conto solo delle esigenze dei pazienti e delle molte famiglie che con loro combattono