Il direttore Darix Martini: "Abbiamo vissuto una situazione difficile in un posto eccezionale. Adesso ci sentiamo cittadini di S. Teresa"
Da S. Teresa Carmelo Caspanello (IL VIDEO) – Centocinquanta circensi bloccati da 100 giorni a S. Teresa di Riva a causa del coronavirus. Ieri hanno voluto regalare il loro primo spettacolo post lockdown alla comunità locale, che li ha accolti e sostenuti con grande affetto. Un modo per ringraziare per le numerose e costanti testimonianze di solidarietà ricevute.
“Ci siamo trovati a vivere questa situazione in un posto eccezionale – ha spiegato Darix Martini, il titolare del circo M. Orfei – e di fatto siamo diventati cittadini di S. Teresa. Tutti ci hanno aiutato in questi mesi. Speravamo sempre che da un giorno all’altro la situazione si sbloccasse e invece sono passati più di cento giorni. Adesso ricominciamo a fare ciò che più ci piace e che ci rende orgogliosi: dare allegria alla gente. Abbiamo con noi artisti abituati a palcoscenici internazionali ma posso dire che mai li ho visti così emozionati come in questo momento”.
La ripresa è avvenuta seguendo rigidamente le disposizioni anti Covid: distanziamento interpersonale, capienza ridotta da 1.000 a 200 spettatori, ampie aperture ai lati del tendone per arieggiare l’ambiente.
“In questi mesi – ha aggiunto il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice – siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario. L’intero comprensorio si è mobilitato per rassicurare la comunità circense, che si è trovata spiazzata e senza nessun punto di riferimento. Con i sindaci del comprensorio studieremo iniziative simile a queste, perché i circensi ci hanno chiesto di poter ringraziare in questo tutta la gente che li ha aiutati”.
L’assessore Annalisa Miano si è spesa affinché ai bambini della carovana circense venisse assicurato, in questa settimane, il diritto allo studio. “Il mio grazie – spiega – va alle istituzioni scolastiche per la collaborazione”.
Dopo questo primo evento, organizzato dalle associazioni Dispari Onlus e Sikilia e rivolto in particolare ai ragazzi diversabili, un’altra serata è già stata messa in agenda. “Tanta gente ha accolto la nostra proposta – spiega Cettina Sciacca – e molti non sono riusciti a trovare posto. Abbiamo quindi deciso di organizzare un altro appuntamento per sabato prossimo, 27 giugno”.
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