MESSINA – Rimarrà di certo sull’asfalto per tanto tempo, probabilmente schiacciato da un’auto in transito o fino alla naturale putrefazione, il “cadavere” di un topo, morto nella curva di via Primo Noviziato, proprio davanti all’ingresso in disuso della Caserma “Crisafulli”.
A pochi metri di distanza, un altro ratto, anch’esso “disteso al sole” sulla carreggiata. Una situazione, questa, come tante, è vero. Ma di certo non la segnaliamo per predisporre un funerale per lo “scomparso” e puzzolente mammifero di fogna, quanto per un disservizio. L’occasione, infatti, risulta utile per ribadire che in questa zona, non si è ancora compreso il perché, non è previsto (o meglio è stato soppresso…) lo spazzamento da parte di un operatore ecologico che pare sia stato inopinatamente… spostato. Servizio quindi scoperto e non effettuato, da tempo immemore, in via Primo Noviziato, in Piazza Trombetta e sulla parte alta di via S. Cecilia.
In un quartiere, cioè, al centro di Messina. Ma, ci chiediamo, esiste un responsabile di tale inefficienza e disorganizzazione nel settore della nettezza urbana? E se esiste, chiediamo anche ai suoi superiori (sindaco Cateno De Luca in testa) perché non ha pianificato la presenza di uno spazzino in questo rione ormai inesorabilmente invaso da erbacce e rifiuti di ogni genere?
Cesare Giorgianni