Politica

Da Messina Servizi a Social City si dimettono tutti (ma molti torneranno)

MESSINA – È un po’ come quando il sipario si chiude dopo che il cantante ha salutato il pubblico. Si tratta di un congedo momentaneo e l’artista ritorna per il bis. Così ora, nel nome della “revisione” voluta dal leader Cateno De Luca e dal sindaco Federico Basile, dopo l’addio di presidente e Cda di Amam e Atm, tocca ai componenti di Messina Servizi, Arisme, Patrimonio Messina Spa e Messina Social City dimettersi. Ma, siamo sicuri, saranno in molti, come le presidenti Valeria Asquini e Mariagrazia Interdonato e il presidente Maurizio Cacace, a tornare.

In Giunta, invece, è arrivato l’assessore Nino Carreri, coordinatore cittadino di Sud chiama Nord, al posto di Pietro Currò. Ma la sensazione generale, mentre Sud chiama Nord ha avviato una virata verso il centrodestra, con il voto favorevole all’Ars alla variazione di bilancio, è che prevalga il risiko politico. Riposizionamenti in base alle scelte siciliane del leader De Luca e che hanno inevitabili effetti sull’azione amministrativa della Giunta Basile e delle partecipate.

La Giunta ha bisogno di fare una “revisione” ma per ora assistiamo a uno spostamento di pedine

In realtà, l’amministrazione ha bisogno di fare un “tagliando”, e di potenziarsi, ma è davvero difficile pensare che la cura siano le manovre e gli spostamenti di pedine orchestrati dal suo demiurgo. Lo stesso cambio di presidenza e Cda Amam non si capisce quanto sia stato accompagnato dalla consapevolezza di rivedere l’organizzazione. Una valutazione necessaria dopo la difficilissima estate sul piano della carenza idrica e delle emergenze dei cittadini.

Con l’arrivo il 15 novembre dei nuovi 179 funzionari, la priorità dovrà essere riorganizzare la macchina comunale al meglio, assieme a un più incisivo indirizzo politico. Tutto il resto, se non è noia, appare secondario.