“Il Teatro vuol aprirsi all’arte ed al territorio, ai giovani, alla formazione, alle contaminazioni, a tutto ciò che non è parametrabile solo con i costi ma che fa parte di quella che io definisco la responsabilità sociale dell’Ente. Il Vittorio Emanuele è la città, è Messina. E nei nostri obiettivi definire Play the game un talent è riduttivo. E’ molto di più, è un laboratorio creativo che comporterà produzioni di prosa, musica, danza, che consentirà la formazione dei talenti e la promozione dell’identità siciliana”.
Un fiume in piena il sovrintendente Gianfranco Scoglio in conferenza stampa nell’illustrare la filosofia del bando Play the game, pubblicato ieri nell’albo pretorio dell’Ente ( qui il bando).
E’ un progetto al quale Scoglio, i direttori artistici Simona Celi e Matteo Pappalardo, il commissario Daniela Lo Cascio, lavorano da mesi, perfezionandone i dettagli e rendendolo la carta vincente dell’apertura del Teatro a quelle giovani generazioni che sognano di volare, hanno le ali, ma non le sanno usare e spesso, troppo spesso, si bruciano per questo.
E’ in questa fase che entra in gioco il Teatro Vittorio Emanuele con il talent che sarà affidato ai migliori professionisti, con la nascita di una Compagnia teatrale stabile e con l’accreditamento presso la Regione quale Ente di Formazione.
Insomma da oggi il Vittorio Emanuele “spalanca le porte” al territorio e inizia un viaggio che porterà lontano il nome dello storico teatro.
“Play the Game” è un talent show musicale (o laboratorio artistico) strutturato in forma di gara con la finalità di scoprire e lanciare giovani artisti nel campo del musical. Il bando è rivolto ai giovani dai 16 ai 30 anni e scade a fine giugno.
Il progetto che si articolerà in quattro sezioni musica, danza canto e prosa sarà articolato in due fasi la prima di preselezione dei partecipanti e la seconda con delle vere e proprie esibizioni artistiche inserite in spettacoli aperti al pubblico.
“Da mesi abbiamo iniziato importanti collaborazioni con le scuole ed ho scoperto che i giovani vogliono essere protagonisti ed hanno passione, entusiasmo, talento. Ma il talento non basta se non lo coltivi, se non hai le basi. Occorre lavorare sulla formazione- prosegue Scoglio- Ecco perché abbiamo pensato a Play The game. Ci sarà una prima preselezione ed una seconda. I partecipanti saranno seguiti da professionisti, primo tra tutti il maestro Dino Scuderi, che non ha alcun bisogno di presentazione. Ma ci saranno anche maestri di dizione e professionisti in ogni settore. Il Teatro deve diventare un polo attrattivo di talenti ed alla fine del percorso creativo metteremo in scena produzioni nostre, il più possibile legate ad opere ed autori che rappresentino l’identità siciliana”.
In questo quadro s’inserisce la nascita della Compagnia stabile del Teatro Vittorio Emanuele, vero e proprio “pallino” della direttrice artistica della prosa Simona Celi che l’ha posta tra i primi obiettivi. Decollerà contestualmente a Play The Game, con la prima opera da portare in scena (che sarà anche un omaggio a Freddie Mercury) e al momento si sta lavorando al logo della Compagnia.
“Stiamo cercando di mettere in moto un meccanismo che renda autonomo e libero il Teatro- ha continuato Scoglio- Insieme al commissario Lo Cascio abbiamo avviato le richieste di accreditamento alla Regione per diventare Ente di formazione. Inoltre già da mesi abbiamo realizzato diversi eventi in collaborazione con imprese che vogliono investire nella cultura. E’ stato il caso dello spettacolo La Cena e non solo e che ha visto la sponsorizzazione da parte di importanti realtà imprenditoriali messinesi”.
Il contributo regionale è stato letteralmente dimezzato (da un milione ed 800 mila a 900 mila euro) e l’Ente ha dovuto fare i conti con una situazione economica limitata, ma i numeri alla fine hanno dato ragione ai vertici del Vittorio Emanuele.
Per la prima volta il bilancio è in equilibrio e l’operazione di risanamento, avviata dalla precedente governance è stata completata dal commissario Daniela Lo Cascio che è diventata la prima “tifosa” del Teatro: “Quando mi sono insediata ho detto che il Vittorio Emanuele è un faro per Messina e tale deve restare, dobbiamo tenerlo acceso e i messinesi devono stringersi intorno a questo faro. La risposta del pubblico è stata straordinaria, anche se spesso li abbiamo stressati, tra spettacoli in cartellone e fuori abbonamento……Adesso abbiamo raggiunto un equilibrio di bilancio che ci consente di riaprire la politica delle riduzioni, come nel caso della Vedova Allegra. Vogliamo investire sui giovani e sui talenti che nel territorio ci sono. Un ringraziamento deve andare anche allo staff ed al personale dell’Ente, all’Orchestra, ed a quanti spesso vengono definiti invisibili ma sono vitali per il Teatro”.
Presenti alla conferenza stampa i dirigenti scolatici di quasi tutti gli istituti: Maurolico, La Farina, Seguenza, Ainisi, Jaci, Minutoli, Quasimodo, Cuppari, Bisazza, Antonello.
Nel cuore di ogni ragazzo c’è un sogno. Ed anche un paio di ali. Serve solo qualcuno che creda davvero in loro.
Rosaria Brancato