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Da Portella Arena alla Falce: la mission è valorizzare le nostre bellezze FOTO

Da Portella Arena al depuratore di Mili passando per Pace, zona falcata ed ex Sanderson. Una visita a tappe quella dell’assessore regionale all’energia Alberto Pierobon che è servita a gettare le basi per una sinergia più attenta alle problematiche dello Stretto.

Portella Arena

Su Portella Arena l’assessore Musolino ha ribadito come la complessa attività di messa in sicurezza necessita dell’individuazione di ulteriori risorse. Su questo fronte Pierobon si è detto d’accordo, perché la messa in sicurezza del solo piede della discarica non è sufficiente a mitigare il danno ambientale derivante dalla infiltrazione delle acque di falda sotterranee nel corpo della discarica. Proprio per questo Pierobon ha proposto di coinvolgere ISPRA chiedendo all’Istituto di interessarsi direttamente della questione, individuando anche le risorse necessarie.

Come dichiarato a Tempostretto, ha destato molto stupore nell’assessore Pierobon la collocazione della ex discarica in un’area che costituisce un impluvio naturale, posizionata tra due torrenti (il Paglierino e l’Amantea) che a loro volta confluiscono in un altro torrente (il Pace) che si getta in mare. Un sito con tali caratteristiche non avrebbe mai potuto essere destinato ad accogliere i rifiuti che, peraltro, sono stati conferiti senza una impermeabilizzazione di fondo. Al di là delle evidenti criticità del sito, l’assessore ha comunque apprezzato i lavori svolti sia per il ripristino della funzionalità dell’area sia per la messa in sicurezza invitando il Comune a presentare il Piano di Caratterizzazione finalizzato al completamento dei lavori in tutta la discarica.

L’impianto di Pace

La visita, come scritto ieri, è proseguita presso l’impianto di Pace, dove è stato mostrato il sito di stoccaggio realizzato per la raccolta del percolato che fuoriesce da Portella Arena nella ex fossa dell’inceneritore di Pace. L’impianto di selezione della frazione secca ha favorevolmente impressionato l’esponente della giunta Musumeci. Il presidente di MessinaServizi Lombardo ha sottolineato la possibilità di potenziare la capacità produttiva di un impianto che in un anno e mezzo ha consentito di raggiungere numeri positivi .

Differenziata al 35%

Lombardo ha inoltre illustrato le modalità di gestione del servizio. Il territorio è stato diviso in 3 macro aree a loro volta suddivise in 4 zone, affidate ciascuna di esse ad una squadra di operatori. Tale strategia si è rivelata vincente considerato che in 14 mesi la Raccolta Differenziata è passata dal 12% al 35%, tanto che l’Assessore Pierobon ha affermato che le altre città metropolitane della Sicilia dovrebbero emulare Messina.

Il futuro dell’ex Sanderson

Nella tarda mattinata Pierobon ha visitato l’Area ex Sanderson, rimanendo impressionato dalla grandezza dell’insediamento industriale che, per quanto in stato di totale abbandono, mostra ancora le vestigia dell’antico splendore. Per questa area, che necessita di un intervento di bonifica e di rimozione dell’amianto che ormai si è totalmente deteriorato, l’assessore ha invitato il Comune a presentare il Piano di Caratterizzazione con il Progetto di recupero dell’area e quantificazione delle somme. La copertura di tale spesa potrà essere individuata grazie alla Legge Regionale 8/2018 per cui si presenterà istanza di finanziamento. Ma proprio per la Sanderson nell’ambito dei 150 milioni sbloccati grazie all’attività dell’assessorato regionale all’energia, vi sono somme destinate al sito. Era stato l’allora deputato regionale Cateno De Luca ad inserire l’emendamento relativo ai finanziamenti per l’ex sito industriale.

Tappe a Mili ed alla falce

Importante è stato anche l’incontro tra Pierobon e il presidente dell’Amam Salvo Puccio al depuratore di Mili. L’impianto è  in piena efficienza e si è discusso anche del depuratore di Tono per il quale l’assessore si interesserà per accelerare l’iter . Nel pomeriggio la visita è proseguita nella Zona Falcata, area della Real Cittadella. Anche in questo caso l’assessore Pierobon si è chiesto come sia possibile che Messina sia riuscita a devastare proprio quelle zone che avrebbe dovuto valorizzare. La bonifica in atto è frutto di un’azione sinergica ma la strada da fare è ancora lunga.

Verso la Bandiera Blu

L’ultima tappa della lunga visita si è tenuta a Maregrosso, dove l’assessore Dafne Musolino ha illustrato all’assessore regionale l’intervento in corso di realizzazione. Si stanno collocando barriere per impedire l’accesso all’area ed è in corso la rimozione dei rifiuti. L’obiettivo finale della riqualificazione è il riconoscimento del punto Bandiera Blu.