Politica

Da via Padova un appello: “Sfratti zero a Messina” VIDEO

Interviste video con Ivan Calì (Unione inquilini) e con Tania Vizzari e Francesca Parisi, che abitano in via Padova

MESSINA – L’Unione inquilini lancia la campagna, internazionale e locale, “Sfratti zero” da via Padova. Nel cuore del Rione ferrovieri. Mette in evidenza il sindacalista Ivan Calì, impegnato ieri in un’assemblea pubblica lì di fronte a un palazzo dove abitano due famiglie con minori occupanti, in tutto una decina di persone. E, intorno, sono tanti, nelle vie vicine, a pagare l’affitto di case e prefabbricati di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Tra di loro, affittuari anche da cinquanta o settant’anni.

Tania Vizzari e Francesca Parisi (via Padova)
Sfratti zero, via Padova
Assemblea pubblica in via Padova
Ivan Calì
“In difesa del reddito di cittadinanza”
Abitazione in via Padova
Via Padova

Mette in risalto Calì: “Con la mediazione del Comune, dopo l’ennesimo rinvio dello sfratto, spostato al 16 gennaio 2024, va trovata una soluzione con Fs. L’ipotesi migliore è quella di riscattare le case a un prezzo contenuto e consentire a queste persone di essere inserite in un progetto lavorativo e sociale”.

In questo periodo, il Sunia (Sindacato Unitario nazionale inquilini e assegnatari) ha denunciato che “il disagio abitativo in Sicilia coinvolge almeno 40mila famiglie”. A sua volta, il Sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari di Messina ha parlato di “ventimila case vuote in città, mentre migliaia di famiglie sono in cerca di abitazione”.

Sul piano nazionale, ecco i dati drammatici dell’Unione inquilini: oltre 30000 esecuzioni con la forza pubblica (+218,60%); si sfiorano le 100 mila richieste di esecuzione (+ circa 200%); quasi 42 mila le nuove sentenze (+ circa 10%). E ancora non è calcolato l’impatto dell’azzeramento dei fondi azzerati dal governo (il taglio parte dal 2023). Uno tsunami che travolge la coesione sociale nelle città, effetto della mancanza di politiche sociali e di qualsiasi forma di intervento pubblico. Ed effetto della devastante deregulation degli affitti turistici che il governo lascia senza limiti e controlli”.