Non c’è ombra di dubbio che il trasporto pubblico di una città incida sulla vita quotidiana dei cittadini, sul loro stile di vita, sulle loro abitudini e sulle loro esigenze. Un disservizio come quello che spesso ci presenta l’Atm, conseguenza di molteplici fattori, contribuisce non poco a creare disordini e disagi. Già qualche mese fa i bambini nei villaggi di Camaro San Paolo e Messina 2 non sono riusciti a raggiungere le scuole a causa dell’assenza degli autobus durante le ore mattutine e proprio a causa di quest’assenza spesso sono stati costretti a fare salti mortali per non perdere qualche giorno di scuola e raggiungere la sede scolastica in modo alternativo al consueto uso. I problemi però non incidono solo sulle giornate dei nostri piccoli cittadini ma anche in maniera più frequente, nella vita degli anziani che essendo senza un proprio mezzo contano sul trasporto pubblico per andare a sbrigare commissioni o semplicemente a fare due passi. Quest’ultimi ricordano bene che tanti anni fa la zona era servita da ben due linee attualmente invece il territorio è praticamente scoperto e tanti sono ovviamente i problemi.
Nella speranza di poter migliorare la situazione e ottenere così il ripristino delle linee del servizio pubblico, le zone interessate hanno mobilitato i responsabili della zona, il Consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto e i democratici riformisti della V circoscrizione, Laimo e Polimeni.
A risentirne del disservizio pubblico, infatti, è anche la V circoscrizione. I residenti sono costretti a fare lunghe “camminate” per poter raggiungere il capolinea del tram, che fin’ora sembra essere affidabile, per poter così raggiungere la propria destinazione e con l’arrivo della bella stagione e del caldo tutto ciò sembra peggiorare. In particolare si chiede il ripristino della linea 76, che si muove verso la Strada Panoramica dello Stretto. In conclusione, almeno, una buona notizia. Dal 30 giugno tornerà in servizio a Tremonti, dopo circa due anni, la linea 51. Un barlume di speranza in un mare di disservizi.
Eleonora Villari