La bella Messina, definita da molti come il fiore all’occhiello del Mediterraneo, porta della Sicilia, incantevole città dello stretto ricca di sapori e profumi caratteristici… oggi non respira certo odori gradevoli. Sempre più numerose, infatti, le località invase da liquami fognari.
A entrare in “classifica” adesso anche San Saba. A fare da portavoce dei disagi degli abitanti, il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo che oggi chiede al Direttore Generale dell’Amam Luigi La Rosa e al Dirigente ai Lavori Pubblici Antonio Amato che vengano immediatamente apportati interventi per porre fine a questa situazione, una volta per tutte.
Quello della presenza di liquidi fognari non è però una novità per la zona, che ancora oggi, a distanza di un anno, assiste alla fuoriuscita di liquami nelle località di Tarantonio e Marmora.
Eliminare la fuoriuscita di liquidi puzzolenti tramite interventi mirati alla risoluzione del problema esistente è, dunque, quello che oggi chiede Biancuzzo agli enti, tutelando e salvaguardando così la salute della gente e quella del territorio.
Ed è proprio per la tutela dell’ambiente che si batte anche il consigliere Massimo Costanzo, capogruppo di “Servizio Pubblico Peloro”, che oggi aspetta delle risposte da parte del sindaco di Messina Renato Accorinti, dagli assessori Gaetano Cacciola e Sergio De Cola, e dal dirigente della protezione Civile del Comune di Messine Ing. Cardia, in merito alla questione della messa in sicurezza del Torrente Papardo.
Verranno presto stanziati per la città di Messina circa 16.66 milioni di euro per attuare quattro interventi già individuati per la riduzione del rischio idrogeologico.
La domanda è se la situazione del Torrente Papardo, che versa in condizioni altamente rischiose, classificato R4 e considerato tra gli otto torrenti a rischio, rientri tra questi.
In caso contrario, Costanzo è pronto ad avanzare la richiesta per la riqualificazione e sistemazione idraulica del torrente, appellandosi alla direttiva PAI 2011.
Ma se la zona Nord versa in condizioni disastrate, non è certo messa meglio la zona Sud.
Un nostro lettore ha segnalato infatti la paradossale situazione in cui si trovano gli abitanti di Tremestieri, più precisamente in Via Roccamotore. Da circa un mese a creare disagi e causare pericoli di scivolamenti è una vistosa perdita d’acqua. Il problema, ampiamente segnalato all’Amam, non è stato ancora risolto; l’ufficio tecnico non intende intervenire per la riparazione del guasto della condotta idrica, sostenendo che la strada in questione sia privata e non rientri, quindi, nelle loro competenze d’intervento.
“La condotta idrica – ci scrive – da 50 anni s'innesta nella S.S.114, attraversa la strada privata, e serve decine di utenze, proseguendo per servire altre utenze della zona. La carta standard dei servizi idrici dei Comuni, dove vige chiarezza e trasparenza verso i cittadini e utenza, dispone che una condotta idrica che attraversa un suolo privato fino al punto di consegna (contatore) rimane di proprietà pubblica e che il gestore rimane responsabile della manutenzione delle canalizzazioni idriche messe in opera fino al punto di consegna compreso”.
Si aspettano risposte, quindi, e intanto il tempo corre verso la bella stagione. La speranza è quella di sentire, ora più che mai, il profumo del buon senso.