I 7 giorni di MessinaServizi: nuovi vertici e il tandem con Messinambiente

La MessinaServizi oggi compie una settimana di vita. Nonostante sia nata ormai più di un anno fa, nonostante sia stata al centro di tante polemiche e di un lavoro che ha coinvolto amministrazione, consiglio comunale e sindacati, solo dal 1 marzo la nuova società ha iniziato davvero a lavorare. Di fronte all’ipotesi di trovarsi di nuovo davanti all’ennesima ordinanza che avrebbe lasciato ancora a Messinambiente la gestione dei servizi, praticamente con un colpo di mano, l’assessore Daniele Ialacqua ha consegnato in 48 ore il timone alla MessinaServizi Bene Comune. Da una settimana la nuova società ha iniziato a svolgere i servizi di igiene ambientale con tutto il personale ex Ato3 e Messinambiente. Il lavoro è stato anche documentato giornalmente sulla pagina Facebook creata proprio per informare i cittadini sulle attività della nuova società rifiuti. Questa primissima fase di avvio, che ha visto arrivare a Messina anche il nuovo Direttore generale Aldo Iacomelli, sta avvenendo in una sorta di tandem con Messinambiente, perché non è ancora stato superato lo stallo sul fronte del passaggio del personale. In questi giorni è sembrata calare una tregua. Me i 30 giorni concessi per il distacco temporaneo dei lavoratori di Messinambiente dovranno servire non solo per aver chiuso un capitolo durato 20 anni, ma anche per definire quale sarà la procedura per il transito definitivo dei lavoratori.

Intanto però questo periodo transitorio è iniziato. MessinaServizi ha dato subito una gerarchia ai vertici aziendali, fissando il nuovo organigramma con i responsabili e rispettivi compiti e incarichi. Fondendo le risorse di Messinambiente e Ato3, ecco chi “dirigerà” il lavoro. Ovviamente in testa ci sono amministratore unico e Diretto generale. Alla Direzione operativa, quella che fino a pochi giorni fa Messinambiente aveva messo nelle mani di Natale Cucè, c’è Michele Trimboli, ex numero 1 di Ato. Da lui dipenderà l’organizzazione dei servizi con dei responsabili nominati per i quattro settori strategici: task force, spazzamento, trasporto in discarica e raccolta indifferenziata. Alla Direzione tecnica invece è stato nominato Roberto Lisi che mantiene questo incarico da Messinambiente. Anche per Lisi il controllo di altri quattro settori strategici: raccolta differenziata, settore tecnico e programmazione, autocentro, isole ecologiche. Da Messinambiente anche i responsabili per Uffici Amministratici, Servizi Generali, Ufficio Personale e Settore Acquisti. Insomma, l’organigramma è stato composto tenendo in considerazione i vecchi assetti delle due società, cercando di sfruttare al meglio le rispettive potenzialità.

E nell’ottica di questa fase di avvio, le due società hanno anche firmato una convenzione che regola diritti e doveri reciproci che saranno alla base di questi 30 giorni che dovranno bastare per chiudere definitivamente tutta l’operazione. Cosa c’è in questa convenzione? Innanzitutto viene stabilito che il distacco dovrà durare 30 giorni e che potrà essere prorogato per altri 60 giorni, lasciando dunque anche una possibilità aperta nel caso in cui non si dovesse riuscire a trovare un accordo entro maggio (anche se sarebbe opportuno soprattutto considerato il fatto che proprio a giugno si andrà a elezioni e si potrebbe rimanere intrappolati nel limbo). In che modo i lavoratori di Messinambiente stanno lavorando per MessinaServizi? Lo dice il punto 4 della convenzione, stabilendo che i lavoratori seguiranno le direttive generali e le linee gerarchiche data da MessinaServizi, la prestazione resta non comporterà mutamento di mansioni per i lavoratori distaccati, né il loro eventuale trasferimento ad attività produttiva che dista più di 50 km dalla sede in cui sono attualmente adibiti ed è rimasta invariata la sede abituale di lavoro del personale distaccato, quindi al momento su questo fronte nulla è cambiato per i dipendenti di Messinambiente.

La titolarità del rapporto di lavoro resta in capo a Messinambiente, quindi ad oggi il personale è comunque di Messinambiente, a cui tocca anche la retribuzione, la contribuzione previdenziale, l’obbligo assicurativo per infortuni sul lavoro e la gestione di ferie e permessi. Ovviamente però è stato stabilito che nel concordare la fruizione di ferie e permessi, si dovrà comunque tener conto delle esigenze della MessinaServizi, visto che l’organizzazione dei servizi è basata su dipendenti tutti distaccati. Anche il potere disciplinare rimane nelle mani di Messinambiente. MessinaServizi potrà solo informare Messinambeinte nel caso in cui si dovessere verificare eventuali condotte passibili di sanzioni disciplinari, ma poi ogni procedura sarà attuata solo da Messinambiente.

A MessinaServizi è stato dato compito di consegnare a fine di ogni mese un prospetto che riepiloga presenze effettive o eventuali assenze, in modo da consentire a Messinambiente la corretta elaborazione dei cedolini paga. E dovrà essere la nuova società a occuparsi degli obblighi di prevenzione, alle norme di tutela contro gli infortuni sul lavoro, sorveglianza sanitaria, di cui dovrà in caso informare tempestivamente Messinambiente.

Insomma, i ruoli sono stati ben definiti. Per 30 giorni si lavorerà così. Poi l’addio a Messinambeinte potrà davvero essere definitivo. Sempre se si riuscirà a chiudere il cerchio sui lavoratori.

Francesca Stornante