Archiviata con il Premio Cariddi la stagione 2016 del Taormina Film Fest si apre una nuova fase, quella che riguarda da un lato il futuro di Taormina Arte (cioè la Fondazione) e dall’altro il bando per la gestione e l’organizzazione delle edizioni 2017-2018 del TaoFilmFest. La convenzione stipulata nel 2014 tra il Comitato Tao Arte e l’Agnus Dei a conclusione delle stagioni 2012-2013-2014 del Festival, prevedeva l’affidamento della gestione ed organizzazione delle edizioni 2015 e 2016. L’intesa, siglata dal Comitato Taormina Arte (il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, il sindaco di Messina Renato Accorinti, l’allora commissario straordinario dell’ex provincia Filippo Romano) e per l’Agnus Dei dalla rappresentante legale Tiziana Rocca, prevedeva, all’art.8 la possibilità per l’Associazione Agnus Dei di “sottoporre al Comitato di Tao Arte (o aventi causa) progetto dettagliato sia per la parte artistica che per quella relativa alla copertura finanziaria, per Taormina Film Fest 2017-2018 entro il 30 luglio 2016, per consentire al Comitato la valutazione del rinnovo dell’incarico per l’organizzazione della manifestazione per gli anni 2017-2018”.
Stando agli accordi siglati finora l’Agnus Dei ha gestito ininterrottamente la manifestazione, attraverso il rinnovo contrattuale, dal 2012 (quindi dall’era Buzzanca e Ricevuto) fino al 2016, quattro edizioni consecutive (tutte di grande successo e di elevata qualità artistica). Con la convenzione siglata nel dicembre del 2014 sono state poste le basi per un secondo rinnovo contrattuale per altri 2 anni, con la conseguenza che l’associazione finirebbe con l’aver gestito il Festival per 6 anni consecutivi e 7 edizioni, gran parte dei quali in regime di rinnovo e senza passare da alcun bando. Con l’art.8 inoltre, sin dal 2014, il Comitato ha di fatto vincolato il futuro soggetto titolare della decisione, cioè la Fondazione che quanto prima prenderà il posto di Taormina Arte.
Sembra che l’orientamento emerso nei mesi scorsi, in virtù del passaggio alla Fondazione sia quello di un avviso pubblico per la gestione dell’organizzazione del Taormina Film Festival 2017 e 2018.
Entriamo nel dettaglio della convenzione con L’Agnus Dei per la gestione delle edizioni. Tra i compiti dell’associazione Agnus Dei, figurano tra gli altri, quello di reperire gli sponsor, concordare con il Comitato la scelta del direttore artistico, curare la ricerca, la visione e la selezione dei film ammissibili, organizzare un festival con ospiti di livello nazionale ed internazionale, concordare con il Comitato l’individuazione di una giuria,organizzare una segreteria artistica e logistica con l’uso delle strutture dell’Agnus Dei a Roma, curare l’immagine del festival, garantire partnership internazionali, organizzare 3 conferenze stampa l’anno.
La direzione artistica è divisa in 2 parti: un presidente onorario, scelto tra nomi prestigiosi del cinema e un Comitato di direzione editoriale (formato dal segretario generale di Tao Arte e da 3/4 membri scelti dall’Agnus Dei).
Distribuzione dei costi- Sono a carico del Comitato di Tao Arte le collaborazioni professionali e i canoni di concessione delle strutture (Teatro Greco, Palacongressi), mentre il Comune di Taormina provvede all’agibilità dei siti ed alla gestione ordinaria, l’ex Provincia concede il Monte di Pietà o altri immobili in disponibilità e ad eventuali finanziamenti aggiuntivi. Sono a carico del Comune di Messina e dell’ex Provincia i costi di allestimento degli spazi, i servizi obbligatori nonché gli oneri Siae. Sono a carico dell’Agnus Dei, in quota parte gli allestimenti dei siti, ed i servizi al Teatro antico e Palacongressi. A carico dell’associazione sono anche i costi dello staff,viaggi,transfer, ospitalità e rappresentanza, il movimento copie proiezioni e sottotitolaggio, stampa materiali promozionali.
In base alla convenzione l’Agnus Dei cura i rapporti con il Ministero dei beni culturali subentrando al Comitato Tao Arte per qualsiasi richiesta relativa a sovvenzioni per attività di promozione cinematografica a partire dall’edizione 2015 (in sostanza i contributi e i finanziamenti richiesti non andranno al Comitato ma all’associazione). L’art. 5 riguarda i rapporti con gli sponsor del Film Fest e prevede che sarà l’associazione ad occuparsi della definizione contrattuale della loro partecipazione e la gestione dei rapporti. Ne consegue che anche per quel che riguarda le sponsorizzazioni la “palla” è totalmente in mano all’associazione. C’è poi un addendum alla convenzione siglata il 12 dicembre del 2014 che prevede: “le parti convengono che l’associazione Agnus Dei avanza istanza alla Siae di Taormina per l’ottenimento del nulla osta e conseguentemente è destinataria degli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti”.
Nell’edizione appena conclusa gli accrediti stampa sono stati concessi ad un costo di 20 euro (rispetto ai 5 euro dello scorso anno) e così come prevede l’accordo l’incasso è andato all’associazione.
Tirando le somme della convenzione l’Agnus Dei, che gestisce il Taormina Film Fest ha la titolarità per incassare sia le sovvenzioni del Ministero, che le sponsorizzazioni che gli incassi della vendita dei biglietti, al netto di edizioni di sicuro spesso artistico e di livello internazionale.
Il Comitato di Taormina Arte e gli Enti promotori, cioè Comuni di Taormina e Messina ed ex Provincia sono lentamente passati in secondo piano al punto che nel sito ufficiale di Taormina Film Fest, nella homepage, risultano solo i loghi della Regione (assessorato spettacolo e assessorato ai beni culturali), mentre degli altri non c’è traccia.
Alla vigilia della nascita della Fondazione c’è chi fa notare che quell’art. 8 della convenzione siglata da Giardina-Accorinti-Romano con Tiziana Rocca rischia di essere un vincolo poco opportuno nel momento in cui ipotizza la possibilità di un secondo rinnovo dell’incarico per il 2017-2018 affidando alla valutazione del Comitato stesso (che sarà sostituito dalla Fondazione) il progetto dell’Agnus Dei. Qualora passasse questa tesi l’associazione, senza passare da alcuna forma di bando finirebbe con il gestire una manifestazione di tale portata dal 2012 fino al 2018, per sei anni consecutivi. L’ipotesi quindi che si sta facendo strada è quella di procedere con un bando.
Anche perché dietro l’angolo c’è la nascita della Fondazione e già circolano indiscrezioni sui nomi di chi aspira alle poltrone di vertice, con il benestare della politica regionale e dei partiti. Un bando spazzerebbe via malelingue e perplessità.
Rosaria Brancato