Si aprono le porte della cella per il ventenne Daniele Settimo, arrestato dalla Squadra Mobile a fine del marzo scorso. Gli agenti avevano trovato in casa sua ben 20 kg di marijuana, suddivisa in due grossi sacchi neri (leggi qui)
Il Tribunale del Riesame (presidente Micali), gli ha concesso gli arresti domiciliari, accogliendo così l’istanza dell’avvocato Nino Cacia.
Il giudice ha detto sì alle censure del legale sul provvedimento che ha posto il ragazzo dietro le sbarre, ed ha tenuto conto della giovane età di Settimo e del fatto che prima di quel giorno aveva la fedina penale immacolata.
Per questo il 20enne non andrà agli arresti in casa, ma in comunità di recupero, nella speranza che sia per lui un percorso di abbandono della strada dello spaccio che aveva imboccato.