MESSINA – Un premio, consegnato al Lux di Messina, come miglior documentario italiano sul cinema nel 2024. Ieri sera il comitato scientifico del Festival dei Circoli del cinema, composto dai presidenti di diverse associazioni nazionali di cultura cinematografica e presieduto dal critico Franco Cicero, ha consegnato alla regista napoletana Antonietta De Lillo il riconoscimento per il suo “L’occhio della gallina”. La regista ha dialogato con il pubblico in sala e con i delegati dei cineclub presenti sul film.
Al centro del confronto la sua carriera da regista e le lacune degli apparati che si occupano della filiera cinematografica in Italia. Ha commentato l’autrice: “Tengo molto a questo film, che non parla di noi cineasti ma di noi cittadini. Prma si veniva cacciati dal sistema se facevi politica, se eri un extraparlamentare di sinistra o di destra. Oggi sei cacciato dal paradiso terrestre se fai l’insegnante, il medico, il registra, o qualsiasi altra cosa, solo se ti permetti di alzare il dito e dire ragazzi, questa cosa non va bene. Ed è un po’ più grave. In generale, dobbiamo tornare a sentirci comunità. Sono felice di essere qui, io che mi sento una donna del sud”.
Promosso dal Cineforum Orione di Messina,il Festival è realizzato in collaborazione con la Federazione italiana dei Circoli del cinema e la sua diramazione regionale Ficc- Sicilia. Ed è in programma al Lux fino a domenica 24 novembre.
“La giuria ha deciso di premiare all’unanimità ‘L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo’ – dichiara Cicero – come riuscito ed emblematico esempio dell’affermazione del diritto al corretto e trasparente funzionamento di una normativa statale a sostegno del cinema di qualità. Dopo i grandi consensi al suo film ‘Il resto di niente’ nel 2004, Antonietta De Lillo sembrava destinata a proseguire alla grande la propria carriera registica. Invece per 20 anni è stata costretta a una sofferta e tenace battaglia personale, anche attraverso un tormentato iter giudiziario, a causa delle istituzioni che invece avrebbero dovuto sostenerla. La sua opera di testimonianza diretta merita sostegno e solidarietà, assieme all’apprezzamento stilistico e visivo, affinché possa raggiungere il maggior numero possibile di spettatori”.
La serata di sabato 23 novembre proporrà invece alle 21.00 un evento celebrativo per festeggiare i 70 anni di Cinema Lux. Un traguardo storico che il Cineforum Orione – dal 2022 gestore dello storico spazio – vuole condividere con i soci e la cittadinanza proiettando il film che più di tutti ha saputo rappresentare la passione per la sala cinematografica e la sua importanza sociale: “Nuovo Cinema Paradiso”, di Giuseppe Tornatore, in una edizione restaurata a cura della Cineteca di Bologna.
Il Festival si concluderà domenica 24 novembre alle 20.30 con la proiezione in anteprima cittadina del film “Il giudice e il boss”, di Pasquale Scimeca, che sarà presente in sala e incontrerà il pubblico messinese per raccontare la figura di Cesare Terranova, politico e magistrato assassinato da Cosa Nostra il 25 settembre 1979 con il suo collaboratore Lenin Mancuso.