«Caro Assessore,
oggi non le scrivo da consigliere ma da semplice abitante di Torre Faro, quel borgo che lei stesso ha definito uno dei posti più belli di Messina. Sono uno dei tanti che ha intravisto un barlume di speranza nelle sue iniziative, uno dei pochi che sostiene una causa a prescindere da chi la promuove.
Eppure oggi il mio stato d'animo è un misto tra delusione e rabbia, per un qualcosa che poteva essere e non è stato. Riuscire a modificare un modo di pensare e dunque di agire richiede impegno e di questo impegno ne ho profuso tanto, scontrandomi con chiunque per il bene comune e per la riuscita di un qualcosa che nessuno aveva mai fatto per noi faroti. Siamo una comunità di persone umili e non abbiamo grandi pretese, le anziane ancora ricamano sui marciapiedi davanti al proprio uscio e i mariti sistemano le lenze per andare a pescare un pesciolino per il nipotino che andrà a trovarli la domenica.
Dicono che non siamo accoglienti, che vorremmo tutto per noi ma non è così, amiamo cosi tanto il nostro paesello che siamo disposti a litigare con chiunque lo disprezzi. Amiamo così tanto il nostro piccolo borgo che ci manca il respiro e le lacrime ci rigano il volto quando lo vediamo in lontananza percorrendo la Salerno-Reggio Calabria.
Dal più grande al più piccolo noi faroti vediamo la stagione estiva come una meravigliosa festa che termina con l'inizio della scuola, ed allora mi chiedo: perché non può essere così anche quest'anno?
Io non voglio sentire più un mio compaesano maledire l’estate o sperare nella sua più veloce fine. Lo so che per molti la vicenda del pass o del parcheggio selvaggio può sembrare un capriccio o un’inezia, ma quello che i più dimenticano è che siamo un villaggio di eterni pendolari, i 15 chilometri circa che ci separano da Palazzo Zanca li percorriamo tutti i giorni, per noi usare la macchina è una necessità. Avere anche la preoccupazione di non poter parcheggiare la macchina dopo una giornata di duro lavoro è avvilente. Mai avrei voluto vedere piangere una donna, disperata perché il marito è costretto a lavorare in provincia e lei a rimanere a casa ad accudire due malati gravi, con la preoccupazione di non avere la propria auto a disposizione per le emergenze.
Assessore Cacciola oggi abbiamo ricevuto l’ennesima punizione, un'intera via ha subito la repressione della Polizza Municipale che ha elevato contravvenzioni a tutte le macchine della via Pozzo Giudeo, per poi completare il mandato in via Torre, in via Fortino e in via Biasini, multando tutte le autovetture dei residenti.
Se per evitare questo accanimento dovessimo parcheggiare tutti alle Torri Morandi non rimarrebbero più posti per tutti i bagnanti civili ed educati, causando come domenica scorsa la corsa al parcheggio selvaggio, persino in area demaniale (le allego la foto dell'area sotto il Pilone denominata "Lanternino").
Assessore Cacciola oggi è solo giorno 12 ed abbiamo tutto il tempo per ritornare alle origini dell'ordinanza, quella emanata per migliorare la qualità di vita dei faroti e non quella per renderla un inferno.
Ci ripensi Assessore, troverà tante persone disposte a battersi per renderla la migliore ordinanza che la sua Giunta abbia mai emanato.
Peppe Sanò»