“Si rincorrono voci discordanti sulla questione Dalai lama sarebbe opportuno che l'amministrazione facesse maggiore chiarezza", così il deputato regionale di Alternativa Popolare, Nino Germanà sulla questione che sta tenendo banco in questi giorni. Il deputato si sofferma su due aspetti: il primo riguarda la natura della Fondazione Taormina Arte, che in quanto tale non può erogare contributi, a maggior ragione in presenza di un evento che prevede sbigliettamento e quindi incasso, ma anzi dovrà pagare un canone per l’utilizzo del Teatro Greco di Taormina ed il secondo riguarda l’assessorato regionale guidato da Carlo Vermiglio che per le stesse ragioni, in quanto ente pubblico non erogherà contributi come finora annunciato dall’amministrazione Accorinti.
"Taormina arte è il braccio operativo ma non certo una realtà che può erogare contributi; si tratta di un tramite, al più! D'altra parte escludo che l'assessorato regionale al turismo o quello ai beni culturali eroghino un contributo ma anzi proprio a quest'ultimo Taoarte dovrà versare un canone di locazione per l'uso del Teatro Greco, che viene affidato per l'evento in concessione onerosa. Assodato che l'amministrazione è nella condizione di fare quel che ritiene con i fondi di sua pertinenza, si tratta di questioni squisitamente politiche di cui ciascuno poi risponde alla città e quindi ai contribuenti, e lungi da me entrare nel merito della bagarre "Dalai Lama sì, Dalai Lama no", è vero anche che non si possono dare notizie parziali o vaghe. Pertanto, quando il sindaco parla di contributi regionali, mi piacerebbe capire a quale comparto fa riferimento, perché "Regione" può significare un mare magnum di figure: l'Ars, la presidenza, un assessorato e così via dicendo…"
Chi può erogare contributi in questo caso potrebbe essere o direttamente il presidente Crocetta o il presidente dell’Ars Ardizzone.