“Forza Italia pensa ai celiaci. Negli scorsi mesi ho presentato un disegno di legge che autorizza l’Assessorato Regionale alla Salute ad aderire alla piattaforma nazionale “Nuova celachia” e a stipulare con la Regione Lombardia la convenzione per il riutilizzo del software ‘Celiachi@_RL’ – Sistema regionale per l’erogazione dei prodotti dietetici senza glutine – che permetterebbe di attivare nuove convenzioni con gli esercizi commerciali accreditati e semplificare l’erogazione dell’assistenza per i circa 15 mila cittadini celiaci e i loro familiari. A seguire ho presentato un’interrogazione all’Assessore Razza, il quale con solerzia ha accolto l’iniziativa”. Così Tommaso Calderone, Capogruppo di Forza Italia al Parlamento siciliano.
Dalla nota si prende atto che il Governo regionale ha fissato come prossimo obiettivo l’informatizzazione dei buoni relativi al contributo riconosciuto ai soggetti affetti da celiachia. Nello specifico è stato chiesto a Sicilia Digitale S.p.a. di attivare le procedure per uno studio di fattibilità all’uso della tessera sanitaria per l’erogazione del contributo mensile.
“Nel ringraziare la Giunta regionale per il tramite dell’Assessore Razza, ricordo che la vigente normativa in materia di Celiachia – continua Calderone – prevede che le persone affette dall’intolleranza permanente al glutine – previo controllo dell’Asp di appartenenza – possano ricevere un carnet di buoni cartacei con validità mensile e spendibili in un anno. L’attuale sistema di erogazione dei buoni, con ritiro degli stessi presso le sedi ASP di appartenenza, è obsoleto e spesso causa di disservizi per i pazienti. Il motivo? Il buono cartaceo non è frazionabile e pertanto deve essere utilizzato presso un solo distributore di prodotti senza glutine, con evidenti complicazioni sia per il paziente che per l’erogatore”.
“Grazie all’adozione di un sistema digitale adottato da diversi punti vendita accreditati – conclude il Capogruppo – non solo ci sarebbe un maggiore rispetto ambientale, grazie alla riduzione dell’utilizzo dei buoni cartacei ma soprattutto una maggiore concorrenza tra gli esercizi commerciali che consentirebbe un abbassamento dei prezzi di vendita e un risparmio per le famiglie”.