servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una nuova casa, una nuova vita. E’ quello che attende 13 famiglie che lasceranno per sempre le baracche dell‘ex Lavatorio sul viale Giostra e si trasferiranno fra l’ex Riviera e la via Principessa Mafalda. Alcuni avranno una alloggio più grande, altri più piccolo a seconda dei componenti del nucleo familiare. Alcuni avranno un balcone vista mare, altri no. Tutte comunque sono case nuove, ristrutturate e agibili. Nulla a che vedere con le casette fatiscenti in cui hanno vissuto per 50 anni.
Eppure il giorno dell’assegnazione è sempre un turbinio fra emozione e agitazione. C’è chi è grato alla struttura commissariale di Marcello Scurria e chi discute di graduatorie, metri quadrati e secondo bagno. Una cosa è certa: le baracche dell’ex Lavatoio verranno demolite perché invivibili e pericolose.
Ad accompagnare le famiglie nella scelta dei nuovi alloggi c’erano la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano, il sindaco di Messina Federico Basile, il presidente di Arisme Vincenzo La Cava, oltre ovviamente al sub commissario Scurria.
“Continua l’opera di sbaraccamento nelle zone più degradate di Messina, e parallelamente va avanti la consegna dei nuovi alloggi alle famiglie che hanno vissuto per decenni in condizioni inumane. Oggi un altro bel passo in avanti, per tante persone inizia una nuova vita, con un luogo dignitoso nel quale vivere, con un futuro da affrontare con maggiore tranquillità”, dichiara la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia Siracusano. E conclude: “C’è ancora tanto da fare, ma anche grazie all’azione della struttura commissariale guidata dal presidente Renato Schifani stiamo raccogliendo i frutti maturi del lavoro portato avanti con determinazione in questi anni”.