“Al contrario di quanto sostiene la Lega, il via libera del Parlamento europeo alle linee guida aggiornate per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) non ha niente a che fare con il progetto di Ponte di Salvini”. Lo dice in una nota l’eurodeputato Pd Pietro Bartolo.
“Il governo italiano – sottolinea Bartolo, che si ricandida alle Europee per il Partito democratico in Sicilia – ha approvato una legge che ha rilanciato la società Stretto di Messina in house con il ministero dell’economia e della finanza socio di maggioranza. Ha ripreso un progetto, vecchio di 12 anni, non aggiornato e che non potrà superare la valutazione di impatto ambientale per la prevalente tutela dei siti Natura 2000 e, quindi, qualsiasi studio si porrebbe in violazione delle direttive Vas (Valutazione ambientale strategica), Vinca (Valutazione d’incidenza) e Via (Valutazione d’impatto ambientale)”.
Continua l’eurodeputato Dem: “Il governo italiano ha, inoltre, ri-affidato il progetto al contraente generale senza una nuova gara pubblica, forzando le norme dell’Ue. La soluzione che si stava perseguendo (con fondi del Pnrr) è quella del collegamento dinamico, basato sullo sviluppo del trasporto marittimo. Qualsivoglia studio non potrà prescindere da questa opzione e dalla sostenibilità ambientale”.
In effetti, nelle linee guida aggiornate per lo sviluppo della Rete Ten-T, che collega oltre 420 grandi città dell’Ue, c’è anche un riferimento all’attraversamento dello Stretto e al ponte. Tuttavia, ha chiarito Eddy Liegeois, a capo della direzione Mobilità della Commissione europea, in una nota inviata alla deputata di Alleanza verdi e sinistra Rosa D’Amato: “Il fatto che l’opera sia inserita nel Ten.t non significa che saranno allocate risorse specifiche da parte dell’Unione Europa. Dipenderà dal rispetto delle regole Ue e del Ten-t in materia” (fonte “la Repubblica”).