Politica

Dall’odio all’idillio, De Luca irrita la base Pd. Il deputato Leanza scuote il partito INTERVISTA

L’INTERVISTA Leanza: “C’è malessere sul territorio, non può essere ignorato. E se si discute di ‘modello sul territorio’ deve essere ascoltata la base con attenzione…”

di Carmelo Caspanello

PALERMO – Pernacchie e insulti sembrano ormai un lontano ricordo. Ma non per tutti. Tra il Pd e il Movimento Sud chiama nord si dialoga in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, in primis le Europee. Un dialogo aperto con tutto il fronte dell’opposizione all’Ars che ha lavorato congiuntamente in occasione dell’approvazione della Legge di Stabilita (Pd, ScN e M5S). Una ipotesi che irrita la base democratica, in particolare quella messinese. In questo contesto si inserisce la voce, sempre più insistente, di una candidatura di Cateno De Luca e del suo delfino Danilo Lo Giudice, coordinatore regionale di Sud chiama Nord, insieme al Pd in vista delle Europee del 9 giugno prossimo. Fantapolitica? De Luca non ha mai smentito di aver mandato “Lo Giudice in avanscoperta per approfondire il dialogo aperto col Pd. Mentre il deputato regionale La Vardera è più propenso a discutere con i pentastellati”. Non ne fa un mistero il leader di Sud chiama Nord e lo ha rimarcato anche in occasione della presentazione del suo libro “Non tutto è successo”.

Per il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro presentarsi da soli alle prossime elezioni sarebbe impensabile. I dem a Messina, dove il partito è retto da un Coordinamento in attesa del Congresso che dovrebbe celebrarsi il prossimo mese, sono in fermento. E tuonano: “Cateno De Luca con il Pd è incompatibile”. L’imbarazzo, insomma, è palpabile. Calogero Leanza ricopre il doppio “ruolo” di deputato regionale del Pd e di dirigente, facendo parte del Coordinamento provinciale peloritano. Non era presente alla conferenza stampa del capogruppo Catanzaro che ha infiammato il dibattito e non ha sottoscritto il documento dei dirigenti messinesi.

A Tempostretto, ha spiegato qual è la sua posizione. Dice no “a scelte calate dall’alto” e scuote il Pd invitandolo a “ricominciare dal territorio mettendo la parola fine ad un partito di radical chic”. Nel complesso la sua sembra una posizione di attesa. Quel che appare certo è che la partita in vista delle Europee è di fatto iniziata. In ballo ci sono otto seggi, quelli del Collegio delle Isole. E’ stata avviata anche la fase dei sondaggi, commissionati da più parti. E De Luca? Al momento sembra un po’ meno “scatenato” e più riflessivo del solito. Continua a parlare di “un progetto politico da proiettare a livello nazione” del quale lui sarebbe il perno. In attesa di sondaggi più nitidi, proseguono le trattative. E quello del dialogo con De Luca resta un tema molto caldo… Con l’onorevole Calogero Leanza, l’unico dem messinese eletto all’Ars, abbiamo realizzato una intervista, allegata integralmente a questo articolo. Partiamo proprio dall’incompatibilità con de Luca dichiarata dai dem messinesi. Cosa sta accadendo nel Pd siciliano

Carmelo Caspanello

L’INTERVISTA Leanza: “C’è malessere sul territorio, non può essere ignorato. E se si discute di ‘modello sul territorio’ deve essere ascoltata la base con attenzione…