MESSINA – Il 24 febbraio scorso si era tenuto a Palazzo Zanca, l’incontro “Partire, tornare, restare. Il diritto di scegliere”, patrocinato dal Comune di Messina e promosso dal presidente del Rotary Club Messina Tanino Cacciola, incentrato sulla tematica “fuga dei giovani dalla città”, quale punto chiave del suo programma sociale.
In quell’occasione un gruppo di professionisti messinesi aveva presentato un documento contenente proposte utili al rilancio di Messina e ad arginare la fuga dei giovani dalla città, con la conseguente richiesta di un confronto con le Istituzioni. Proprio oggi pomeriggio a Palazzo Zanca il primo faccia a faccia con il sindaco Federico Basile. All’incontro insieme con il primo cittadino hanno partecipato l’assessora alle Politiche Giovanili Liana Cannata, Maria Celeste Celi per il Rotary Club e una delegazione dei professionisti che sono stati protagonisti dell’evento Rotary. Nell’ordine, Chiara Caracciolo, referente dell’Associazone South Working, Mauro Cavarra, psicoterapeuta e ricercatore, Massimo Conti Nibali, consulente, Roberto Forestieri, architetto, Giovanni Castronovo, referente associazione Nun Si Parti.
Le proposte sono state illustrate dall’architetto Roberto Forestieri. Sei gli argomenti affrontati nel documento:
“Stiamo lavorando – ha detto il sindaco Basile- sul tema south working. Oltre a creare spazi di co-working, lanceremo a breve una piattaforma a cui chiederemo a tutti i giovani che lavorano fuori di registrarsi, per individuare i professionisti messinesi che possano essere intercettati per i diversi progetti in cantiere a Messina. Ci stiamo impegnando per migliorare l’appetibilità di una piazza come Messina e incrementare servizi. Dal punto di vista politico l’impegno è che Messina diventi capofila per la promozione di questa battaglia”.
“Nelle ultime settimane – ha proseguito l’assessora Cannata – si è creato una importante interazione con altri assessori dei comuni della Sicilia con delega alle politiche giovanili, per fare rete e attivare delle proposte per affrontare la questione dello spopolamento e raccogliere proposte per agevolare la permanenza dei giovani siciliani nelle loro terre o il ritorno di quelli che sono partiti. Sottoporrò le idee sul tavolo alla Commissione Speciale Politiche Giovanili dell’Anci Sicilia, con l’obiettivo di accrescere l’attenzione su questi temi e incentivare l’avvio di un dialogo costante sulla fuga dei cervelli”.
I professionisti hanno suggerito inoltre la creazione di un “presidio di comunità”, uno spazio di co-working, un luogo in cui incontrarsi, condividere esperienze, ed hanno garantito la loro disponibilità a titolo gratuito per lo sviluppo delle diverse proposte.
Il prossimo appuntamento per i professionisti sarà il 23 aprile al Senato.