Tra le tante stazioni meteorologiche del Servizio ufficiale Italiano, gestito dall’Aeronautica Militare in collaborazione con l’Enav, spesso e volentieri si verificano disservizi dovuti al malfunzionamento di alcuni sensori che, in molti casi, sono stati rilevati e segnalati dagli appassionati di meteorologia che hanno poi contribuito a ripristinare la regolare attività della stazione meteo.
C’è un caso, però, che fa eccezione ed è quello di Messina, dove la stazione meteo non funziona bene da tantissimi anni e nonostante gli appassionati locali si sgolino giorno dopo giorno e mese dopo mese, nessuno prende provvedimenti per aggiustare i guasti.
Dapprima il “caso” della lampadina accesa dentro la capannina e le temperature falsate in positivo; poi i dati pluviometrici sottostimati … adesso c’è un altro gravissimo problema legato all’igrometro, che dà dati di umidità relativa assolutamente sballati e fuorvianti e compromette una corretta osservazione della situazione meteo rendendo più difficoltose anche le previsioni.
La stazione meteorologica, gestita dall’Aeronautica Militare presso l’Osservatorio che si trova proprio nel centro cittadino, fornisce dati esageratamente sovrastimati: da giorni e giorni continua a proporre un’umidità relativa quasi sempre superiore al 90%, e mai inferiore all’80%, neanche nelle ore più calde della giornata.
Ecco perchè Messina è inserita quotidianamente tra le città a “bollino rosso” della protezione civile, perchè nonostante temperature massime tra +30 e +32°C, per nulla esagerate, questi dati falsati di umidità fanno pensare a un’afa incredibile e soffocante e a temperature percepite ben superiori ai +40°C. In realtà, a Messina, la situazione non è così catastroficamente tropicale. Fa caldo, sì, ma è un caldo assolutamente normale per l’estate Siciliana, e il tasso di umidità oscilla tra il 30% delle ore diurne e il 65% di quelle notturne, come testimoniano i dati delle decine di altre stazioni meteorologiche più o meno amatoriali installate a perfetta norma ‘Wmo’ dagli appassionati sparsi in giro nella città, che spesso hanno molta più cura e dedizione rispetto agli strumenti meteo che devono fornirgli dati il più affidabili possibili, rispetto alle autorità competenti troppo spesso distratte e menefreghiste.
Messina, in questi giorni, sta passando alle cronache mediatiche come una delle città più calde e afose d’Italia, quando in realtà è una delle più miti e secche, dati alla mano, grazie alle piacevoli brezze di mare, a tratti sostenute, e alle temperature non troppo elevate.
Ma, come già accaduto in passato, evidentemente a chi di competenza non importa più di tanto …