Cateno De Luca ha vinto il ballottaggio contro il candidato sindaco del centrodestra, Dino Bramanti, con una maggioranza schiacciante. Di fatto lo ha doppiato. L’esito finale è infatti di 65,28% (pari 47.835 voti) contro il 39,23% (pari 25.442 voti).
Ci sono tuttavia altri due dati dai quali non si può prescindere per un’analisi del voto completa. Il primo è quello relativo all’affluenza, scesa ai minimi storici: al ballottaggio hanno votato soltanto 77.242 elettori (39.127 uomini e 38.115 donne) con la percentuale del 39,23. Oltre il 60% dei messinesi ha deciso di disertare i seggi.
Il secondo dato riguarda il numero di schede bianche e nulle. Se nelle 254 sezioni il numero di schede bianche si attesta complessivamente a 680, quello delle schede nulle schizza a 3.404. Un numero altissimo che deve leggersi come una forma di totale scontentezza e distanza di oltre 4mila messinesi nei confronti dei due aspiranti sindaci arrivati allo scontro diretto per contendersi la fascia tricolore.
Nel caso del ballottaggio, in cui votare per il candidato sindaco è molto semplice (sia perché non si deve esprimere anche la preferenza per il Consiglio comunale sia perché la scheda è molto più piccola ed intuitiva), difficilmente si può incorrere in errori che portano all’annullamento. Scheda nulla significa quindi che molti elettori hanno consapevolmente scelto di farsi annullare il voto, magari scrivendo un commento, una frase di contestazione o il nome del candidato che avrebbero voluto votare al ballottaggio. Anche la scheda bianca esprime un voto di protesta.
In base ai numeri venuti fuori dalle urne, Cateno De Luca è stato eletto sindaco da una minoranza di messinesi. Il suo mandato parte sicuramente con questo “handicap”, ma questo non necessariamente impedirà al nuovo sindaco di accrescere i propri consensi nel corso della sua attività amministrativa, durante la quale potrà mettere in campo azioni in grado di conquistare la fiducia di quei tantissimi messinesi che domenica 24 giugno non sono andati a votare e di quei 4mila cittadini che sono andati a votare ma non se la sono sentiti di affidare la guida della città né a lui né al suo avversario.
Per provare a scaldare i cuori dei messinesi e far venir meno la diffidenza emersa dalle urne, De Luca dovrà prima essere ufficialmente al timone di Palazzo Zanca ed iniziare ad amministrare. Il primo step verso il suo insediamento sarà domani. Alle ore 9, nella sala consiliare di Palazzo Zanca, l’Ufficio centrale elettorale presieduto dal magistrato, Elisabetta Palumbo, riprenderà l’attività di verifica dei voti per l'elezione del Sindaco al termine del turno di ballottaggio. L’ufficio centrale, dopo la verifica dei voti, procederà alla comunicazione ufficiale del candidato eletto e successivamente alla sua proclamazione con l’attribuzione dei seggi alle liste e la convalida dei consiglieri eletti.
Una volta proclamato, il sindaco eletto assumerà la carica e l’esecutivo presterà giuramento dinanzi il segretario generale, Antonio Le Donne.
Danila La Torre