Riduzione di consiglieri e assessori, l’Unione dei Comuni jonici dice no

E’ bufera sul Decreto di Legge 980 avente ad oggetto “Norme in materia di composizione di consigli comunali e status degli amministratori locali”. Sabato 6 giugno nell’aula consiliare di Castel Di Lucio sindaci, assessori e tanti consiglieri di diversi Comuni dell’Isola si sono riuniti per dibattere sulle novità del Ddl in questione, alla presenza del Presidente dell’Ars On.le Giovanni Ardizzone, dell’On.le Franco Rinaldi, componente della Prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars, e del Senatore della Repubblica Bruno Mancuso.

Dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche e dei Peloritani si leva un “no” deciso alle novità introdotte dal Ddl in questione che prevede la riduzione del numero dei consiglieri comunali e degli assessori nell’ottica del risparmio. In una nota firmata dal Presidente dell’Unione Domenico Prestipino si contesta l’ipotesi che vedrebbe i consigli comunali ridimensionati.

“Non vi è nessuna contrarietà al disegno di legge in discussione se esso ha come obiettivo quello di adeguare le indennità degli amministratori e i gettoni di presenza alla normativa nazionale – si legge nella nota”. Assoluta contrarietà è espressa invece verso “un malcelato disegno, che intende colpevolizzare e ridimensionare il ruolo insostituibile e fondamentale svolto dagli amministratori locali nei Comuni dell’Isola”.

Dopo i tagli alla giustizia, alla sanità e la soppressione (?) delle Province, questo è visto come un ulteriore tentativo di sacrificare i piccoli Enti. Al di sotto dei 5mila abitanti, gli assessori verrebbero dimezzati, da quattro a due, un’ipotesi ritenuta inammissibile: “E’ auspicabile che, pur mantenendo al minimo i costi, sia preservata l’attuale composizione di giunte e consigli, anzi, come fatto in tanti comuni, si è disponibili a rinunciare ad ogni indennità pur di mantenere gli assetti attuali di giunte e consigli”.

Sì ai tagli, considerato anche che tante sono gli amministratori locali che già rinunciano all’indennità, no alla riduzione dei componenti che sono essenziali per svolgere i servizi comunali: “Oggi si vorrebbero eliminare dai territori anche gli ultimi baluardi della democrazia, espressione della volontà popolare, ossia amministratori e consiglieri eletti dal popolo, e non virtuali, nominati o designati, che in virtù di un mandato popolare amministrano i Comuni”.

Nella nota a firma di Prestipino “si invita l’Assemblea Regionale ed i singoli deputati a migliorare il testo del DDL, emendato dalla Commissione, in modo da eliminare dal testo della legge la paventata riduzione di consigli e giunte” e “si propone la creazione di una autorità di vigilanza sugli enti locali che contrasti abusi e degenerazioni”.

Un’ulteriore richiesta è quella di assicurare con tempestività i trasferimenti regionali: “E’ inammissibile che nel mese di giugno 2015 ancora la Regione debba versare parte dei trasferimenti regionali per il 2014 in considerazione anche delle nuove norme di contabilità che consentono la spesa solo in presenza di disponibilità di cassa” e “di dare certezza normativa in materia di riassetto del governo del territorio a seguito della cancellazione virtuale delle province, ed in altre materie strategiche quale rifiuti, acqua, infrastrutture, utilizzo di fondi comunitari e servizi” conclude la nota dell’Unione che fa appello all’Anci Sicilia per “portare avanti queste legittime istanze”.

Gi.Br.