Il disegno di legge sull'accorpamento Irccs-Papardo, presentato da Forza Italia la scorsa settimana (primo firmatario Luigi Genovese) e dal quale ha ritirato la firma, in chiave di polemica elettorale Tommaso Calderone, continua ad essere al centro di reazioni.
A dire la sua oggi è Gabriele Siracusano candidato nel Collegio Uninominale di Messina per Liberi e Uguali
Non si può giocare con la Rete ospedaliera come se fosse il Monopoli: sposto un presidio da una casella all’altra, acquisto un ospedale, lo cedo. Non si può giocare con il diritto alla salute. La querelle sulla proposta di legge che prevede l’accorpamento tra l’Irccs e il Papardo, presentata nei giorni scorsi da Forza Italia, stupisce non solo per il contenuto ma soprattutto per la tempistica. Tra due settimane si voterà per le Politiche e un tema così delicato come quello della salute non può finire oggetto di slogan o peggio promesse da campagna elettorale. Invito a riflettere se non sia il caso di rinviare quella che sarà sicuramente una “crociata” tra favorevoli e contrari a dopo il 4 marzo quando la tematica dovrà essere affrontata con serietà, rigore, approfondimenti scientifici e nell’esclusivo interesse dei pazienti e degli operatori della sanità