Politica

De Luca all’aula: “C’è da lavorare ma si avverte il cambiamento all’orizzonte”

Carta e penna, come sempre. Attenzione massima per ascoltare e prendere appunti. Alla fine risposte per tutti, punto su punto, senza dimenticare nulla. Ieri sera è toccato al sindaco Cateno De Luca chiudere il dibattito con i consiglieri comunali sull’operato e la relazione dei suoi assessori in questo primo anno.

E se in occasione del primo confronto, quello sulla relazione del sindaco, il confronto in aula era stato molto più duro, serrato e polemico, quello sugli assessori si è rivelato una passeggiata per gli amministratori di Palazzo Zanca. Unici bocciati Trimarchi e Scattareggia, per il resto i giudizi sono stati mediamente positivi. Ma il sindaco alla fine ha voluto ancora una volta rispondere, spiegare, dire la sua. In primis per spezzare una lancia in favore della sua squadra. 

«Nessuno dei miei assessori aveva avuto esperienze amministrative. Questo è un palazzo molto strano, molto anomalo. Abbiamo iniziato un percorso in una selva oscura. Non è stato casuale scegliere persone che non fossero raggiungibili e dunque condizionabili. Ci siamo limitati a coltivare la conquista della normalità in tutti i servizi urbani. Per farlo abbiamo smontato un sistema che non andava per ricomporlo con i tempi e i modi che servivano».

Le risposte

De Luca ha parlato delle politiche culturali, contestate da quasi tutti, spiegando che è vero che è stato gestito l’ordinario, migliorando comunque quello che già c’era. E’ tornato a difendere il lavoro corale del SalvaMessina, rispedendo al mittente i commenti di Andrea Argento sulla fretta di quei giorni e sulle delibere approvate con la spada di Damocle sulla testa. Ha parlato di azioni importanti come il percorso avviato per la demolizione dell’ex Seaflight che farà da apripista per tutte quelle aree abbandonate e pericolose del demanio marittimo.  Il sindaco ha risposto a Russo difendendo la qualità delle nomine del Vittorio Emanuele. E ha voluto sottolineare che il lavoro di questa giunta non è andato nella direzione della privatizzazione dei servizi. «Abbiamo scavalcato a sinistra qualcuno perché quello che abbiamo fatto noi non lo aveva fatto nessuno nei servizi sociali». 

Le processioni religiose

Ha risposto a La Tona che lo aveva rimproverato di aver abbandonato le periferie, spiegando che per lui il test migliore per osservare come vanno le cose fuori dal centro sono le processioni. «Si prega e si osserva, si osserva e si valuta». Rimarcando che quello che gli arriva è l’aspettativa da parte della comunità che finalmente ha maturato la consapevolezza di un cambiamento concreto all’orizzonte.

De Luca non ha lesinato complimenti anche al consiglio per il contributo dato in questi mesi.

«Nelle condizioni in cui abbiamo operato ci riteniamo soddisfatti perché abbiamo portato risultati. Il consiglio ha votato 500 delibere e questo vi gratifica. Per arrivare all’obiettivo conclusivo, cioè la normalità dei servizi, ancora c’è da lavorare. Non c’è settore nel quale noi non abbiamo portato un miglioramento. 

Il prossimo passo

Mi auguro di consegnare al più presto un documento finanziario 2020-2022 che abbia una visione più complessiva dei servizi che vogliamo approntare. Se lo approviamo entro il 31 dicembre cadranno altre limitazioni che ancora abbiamo e rientreremmo in una gestione ordinaria e corretta».

Francesca Stornante