Politica

De Luca come Celentano: “Sono un uomo libero, né destra né sinistra ma da soli mai più”

FIUMEDINISI – “Io sono un uomo libero/né destra né sinistra”, cantava Adriano Celentano in una canzone scritta da Ivano Fossati. Ed è la sintesi della diretta da una contrada di Fiumedinisi, lì dove il “piccolo Cateno” comincia a sognare di fare da grande “qualcosa di importante”. Cateno De Luca torna a imporre la sua narrazione con la classica diretta Facebook, dopo tanti mesi, e chiarisce il senso delle iniziative di ieri a Palazzo Zanca, con l’assemblea provinciale di Sud chiama Nord e soprattutto la conferenza stampa. Ribadisce il leader: “Io sono disponibile a fare un passo indietro rinunciando a candidarmi alla presidenza della Regione purché si faccia un’alleanza in cui noi possiamo incidere e cambiare le cose, come facciamo a livello amministrativo. Sono disponibile a fare il numero due sia del centrosinistra sia del centrodestra senza i Mammut della politica, i vecchi che hanno rovinato la Sicilia e ancora comandano. Per questo, parlo di politici col catetere. Quarantenni e cinquantenni devono prendersi la scena”.

Continua De Luca: “Noi, come Sud chiama Nord, stiamo facendo un gran lavoro assieme alle altre opposizioni. La mia proposta al centrosinistra è chiara: primarie allargate per scegliere chi sarà il candidato presidente alla Regione e poi scelta della composizione della Giunta. Ma in tempo. Non all’ultimo momento. Pd e Cinquestelle, con le segreterie romane, sono quelli che sono andatri divisi dopo le primarie per interessi egoistici e personali. Noi ragioniamo in maniera diversa. E, oltre agli attacchi da rispedire al mittente al coordinatore M5S Nuccio Di Paola, io dico al Partito democratico: se volete continuare a fare i professionisti dell’opposizione io non vi seguo. Mai più andremo soli alle elezioni. Io non posso mettere i sempre soldi e perdere la salute. Ho speso due milioni di euro per le campagne elettorali. Noi dobbiamo incidere e per incidere nelle istituzioni dobbiamo allearci”.

“Siamo post ideologici e La Vardera non deve sputare nel piatto in cui ha mangiato”

Spiega il leader di ScN: “Dato che siamo post ideologici, possiamo allearci sia con il centrosinistra, sia con il centrodestra. Da noi c’è chi viene da destra e chi da sinistra. Se Ismaele La Vardera sputa nel piatto dove ha mangiato, non capendo che toccherà all’assemblea degli iscritti, entro fine dicembre 2025, fare la scelta decisiva per il futuro del partito, non posso che dispiacermi. Invito Ismaele a non vergognarsi di fare vedere il simbolo di Sud chiama Nord quando va in tv o fa una diretta social. Per chi ha l’ego smisurato, e per chi si fa i c… propri, non ci sarà spazio. Quindi lo invito a dare una mano dentro il partito. Se ti vergogni del partito e della famiglia politica che ti ha eletto allora io non posso accettare scorrettezze. E questo vale per tutti quelli che antepongono il proprio interesse a quello del progetto,. tanto c’è poi il sottoscritto che perde la salute facendo campagna elettorale. E chi la fa chiede poi di essere rimborsato. C’è un progetto e io sono qua, con la classe dirigente e tutti gli organismi, per realizzarlo. Nello statuto non c’è scritto che siamo alternativi alla destra o alla sinistra. Poi, sia chiaro, all’attuale centrodestra siciliano non faremo alcuno sconto”.