MESSINA – Il rapporto tra il sindaco Cateno De Luca ed i dirigenti del Comune di Messina è stato complicato sin dal primo giorno. De Luca li ha spesso definiti “padroni del pastificio”, accusandoli di aver contribuito in maniera determinante allo sfascio di Palazzo Zanca. Tanti in questi mesi i momenti di tensione tra le due parti . E oggi si aggiunge un nuovo capitolo, con il sindaco che imputa ai dirigenti di aver intascato più di quanto gli spettasse.
Da un’indagine istruttoria sulla quantificazione dei fondi per il trattamento accessorio della dirigenza per le annualità 2010-2019- spiega il primo cittadino – è emerso un quadro allarmante: errori di calcolo dovuti ad una non corretta applicazione della normativa in materia hanno comportato una quantificazione in eccesso dei fondi in questione per un importo complessivo di € 4.135.808,61.
“Sembra una barzelletta ma non lo è”, afferma De Luca, che aggiunge: “Il 15 luglio del 2019 abbiamo approvato una relazione del segretario generale riguardante tutte le somme che dal 2010 in poi, i dirigenti del comune di Messina hanno percepito in più, illegittimamente direi. Un dirigente costa mediamente 150 mila euro l’anno lorde. In queste somme c’è una parte chiamata salario accessorio, composto dall’indennità di posizione e quella di risultato. La prima delibera che mi sono trovato sul tavolo all’indomani del mio insediamento, era l’approvazione di tutte le performance dal 2010 in poi, di tutti i dirigenti. Ovviamente ho restituito al mittente tale delibera perché sentivo puzza di bruciato. Meno male”.
Secondo quanto riferisce il sindaco infatti “l’indennità di risultato non poteva essere erogata. Parliamo di oltre 3 milioni di euro”.
“Guardando il cosiddetto fondo dei dirigenti – continua il Primo cittadino – dove sono allocate queste risorse, abbiamo appurato che i conti non tornavano. Allora ho chiesto al segretario generale di continuare l’approfondimento. Il risultato è che non solo l’indennità di risultato non può e non sarà liquidata ma anche l’indennità di posizione è stata calcolata in modo sbagliato. Dalla relazione che ieri il segretario generale mi ha consegnato, si evince che le risorse non dovute, dal 2010 al 2019 ammontano dunque a € 4.135.808,61. Di questi, con la delibera di luglio già abbiamo bloccato la somma di € 3.352.699,03. A conti fatti significa che indebitamente sono stati percepiti circa 800 mila euro”.
“È ovvio – continua il Sindaco peloritano – che adesso darò mandato agli uffici a recuperare tali somme. Si tenga conto che il fondo dei dirigenti si è ridotto grazie alla loro rottamazione e la conseguente riduzione dei dipartimenti. Ciò significa che magari qualche dirigente potrebbe rifiutarsi di mettere il parere tecnico su questa delibera? Vi aspetto al varco”.
“Negli uffici comunali – conclude De Luca – da ora si lavora e quindi adesso prepareremo la delibera e poi pretendo il parere tecnico e contabile. Se qualche dirigente si rifiuterà, risponderà di omissione. Qua c’era un danno erariale enorme; noi lo abbiamo ridotto ma vi assicuro, ciò che è stato indebitamente percepito sarà restituito fino al centesimo. Se la città è in queste condizioni è anche colpa di certi dirigenti comunali. A quelli che invece stanno collaborando, a nome della città dico grazie”.
Il messaggio del sindaco è lapidario: “Cari dirigenti queste somme non vi toccano”.