di Carmelo Caspanello
PALERMO – Il 27 gennaio il M5S farà il punto sulle alleanze nel corso di una assemblea degli iscritti a Mazara del Vallo. Lo sguardo è puntato sulle elezioni Europee. Le regionali sono lontane. E per le provinciali al momento manca la legge nazionale (bisogna abrogare la precedente, la Delrio). Il capogruppo pentastellato all’Ars, Antonio De Luca, fa una analisi delle intese all’Ars che hanno visto lavorare insieme M5S, Pd e Sud chiama Nord in occasione della Finanziaria. E’ una alleanza esportabile?
“Ad oggi – esordisce il capogruppo M5S (IN ALLEGATO L’INTERVISTA AUDIO INTEGRALE) – è un dialogo all’inizio, che comunque devo dire è andato bene e ha dato i suoi frutti. Devo riconoscere a noi stessi che siamo stati bravi a fare una buona opposizione, ciascuno dal proprio punto di vista. Per il futuro – prosegue – non dico no in termini assoluti. Ovviamente dopo aver avviato una riflessione costante con il territorio e, soprattutto. Dopo aver valutato la condivisione dei programmi. Al momento, di sicuro, condividiamo l’opposizione al Governo Schifani”. Ma non basta. Antonio De Luca tocca quindi i temi fondamentali, e molto delicati, dai quali partire: rifiuti e sanità (della cui Commissione all’Ars è componente) in primis.
“Non accetterò mai – taglia corto – una coalizione in cui non ci sia la stessa visione di rafforzamento della sanità pubblica. Come non accetterò mai una coalizione che sia dell’idea di impiantare in Sicilia degli inceneritori come metodo di gestione dei rifiuti. Quindi unicità di visione negli obiettivi da raggiungere e dei percorsi. Se c’è questo processo di condivisione, ciascuno con il proprio elettorato di riferimento, tutto è possibile. Non guardo se in passato mi hanno insultato, il punto non è quello. A me interessa cambiare concretamente le cose, a partire dalla sanità”. Non è esclusa, quindi, una alleanza, in futuro, con Sud chiama Nord e con Cateno De Luca. Nei giorni scorsi il coordinatore siciliano del M5S Nuccio Di Paola ha incontrato a Roma il leader Giuseppe Conte. Si è parlato certamente anche di alleanze. Antonio De Luca evita di entrare nel merito di quanto sia emerso nella Capitale: “L’incontro – chiosa – è stato venerdì e ancora non ho incontrato Di Paola…”.
Sulle elezioni provinciali Antonio De Luca si dice convinto che sia in atto “un braccio di ferro tra Schifani e Fratelli d’Italia. Perché altrimenti non mi spiego come un presidente della Regione, di Fi, possa andare a premere su una legge (per consentire le elezioni provinciali in Sicilia, ndr) che non è applicabile perché manca la norma nazionale, che dovrebbe fare un governo sempre di Centrodestra ma guidato da Fdi. Da qui il braccio di ferro”.
Riflettori tutti puntati sule europee. Antonio De Luca si dice fiducioso sul risultato del M5s. In base a quei numeri – aveva dichiarato nei giorni scorsi dal canto suo Di Paola – si comincerà a ragionare sulla leadership all’interno della coalizione. Con Antonio De Luca abbiamo parlato anche di Sanità pubblica e privata, anche in seguito al Consiglio comunale aperto della scorsa settimana a Barcellona Pozzo di Gotto in cui si è parlato nello specifico dell’ospedale “Cutroni Zodda”. DI SEGUITO L’INTERVISTA AUDIO INTEGRALE CON ANTONIO DE LUCA
Carmelo Caspanello