A Messina niente tecnologia 5G. Lo ha annunciato il sindaco Cateno De Luca, durante la consueta diretta Facebook sull’emergenza Coronavirus. Un tema che esula misure e azioni legate alla pandemia a Messina, ma che il sindaco ha deciso di affrontare in modo netto e chiaro. Una questione che sta dividendo a tutte le latitudini idee, opinioni, teorie, scelte. De Luca ha già preparato un’ordinanza per impedire che a Messina arrivi il 5G.
«Abbiamo approfondito la questione, abbiamo verificato come si comporta l’Arpa Sicilia. Sto firmando l’ordinanza che vieta a chiunque di sperimentare e installare impianti con tecnologia 5G in tutto il territorio messinese. Non consentiremo che si facciano queste installazioni. Ci sono troppe segnalazioni che ci impongono di fermarci un attimo. Non è la mia materia, è necessario approfondire e nel frattempo però a Messina non si faranno impianti 5G».
Il sindaco spiega di aver già chiesto anche aiuto all’Università di Messina per avviare campagna di approfondimento e monitoraggio utile a capire quali possono essere le conseguenze.
Parlando invece di emergenza Coronavirus, De Luca oggi non ha risparmiato un altro duro attacco al Governo, colpevole di non informare i cittadini su quale sarà il prossimo futuro che ci aspetta. Il suo riferimento soprattutto agli imprenditori che in questo momento aspettano di capire non solo quando si potrà tornare a lavorare ma anche quali saranno le misure da rispettare.
«Bisogna avere il coraggio di dire come stanno le cose. E’ un Governo balordo e di balordi. Chi non ha il coraggio di dire le cose e di decidere non merita. Da dieci giorni si parla di riaprire, ma senza parlare di quali saranno le condizioni. Abbiate il coraggio di dire che staremo in libertà vigilata per 6 mesi o 1 anno. Ditelo. Loro fanno parte del partito del 27, quello del posto fisso. Per loro prendere una decisione subito o tra venti giorni non cambia niente. Cambia però per un imprenditore che per esempio deve sapere che investimenti fare per poter riaprire».
De Luca parla ai ristoratori e a tutte quelle attività che oggi non hanno ancora idea di come sarà la fase 2. «A Messina tutto ciò che non si potrà fare all’interno, magari perché gli spazi sono troppo piccoli, si potrà fare fuori e senza costi. Siamo pronti a concedere il suolo pubblico antistante alle attività in modo gratuito. Apriamo fuori. Messina diventi tutta accogliente e capace di sopperire a difficoltà che in tanti avranno. Grazie al nostro clima si potrà lavorare all’esterno senza costi».
«Stiamo pensando anche a quali sgravi potremo concedere alle imprese. Però per poter fare alcune cose abbiamo bisogno di una norma del Governo che dica ai Comuni che possono esentare determinate categorie dai tributi locali. Ma serve una norma altrimenti si crea danno erariale. Invece di seminare soldi a pioggia facciano le norme che ci consentono di aiutare le attività nei territori».
Durante la diretta De Luca parla anche del caso scoppiato su un post Facebook del consigliere comunale Salvatore Sorbello sul valore del 25 aprile, stigmatizzando con forza qualunque parola offensiva nei confronti degli eroi che hanno salvato l’Italia.