Politica

De Luca: “Nessun accordo con Schifani ed è solo l’inizio del cambiamento”

FIUMEDINISI – Cateno De Luca riconosce la sconfitta contro il candidato Schifani ed espone le sue ragioni. Per il leader di “Sud chiama Nord”, “uno che è responsabile di un gruppo non deve scappare quando c’è una sconfitta. Ancora si cita lo 0,60 dell’ex ministro Di Maio, a livello nazionale, si parla dei moderati allo 0,90, mentre il nostro 0,90 alle politiche nessuno lo considera. Siamo figli di nessuno: mi dispiace per chi ci ha messo la faccia e per gli elettori. Per la prima volta, una lista improvvisata in pieno agosto, ed è uno scandalo come sia stato gestita dalla casta quest’accelerazione, ha ottenuto risultati straordinari. Messina, che ringrazio, conferma che la buona politica si può fare. Abbiamo avuto difficoltà a raccogliere le firme e siamo riusciti a essere presenti in tre regioni per Camera e per Senato. Orgoglioso di Musolino e Gallo, espressione della buona politica”.

Obiettivo: essere la prima forza in Sicilia, “spero di raggiungere il primato”

Continua De Luca: “Noi fuori dal sistema a mani nude abbiamo ottenuto lo 0,90 a livello nazionale. Per le regionali, non ci sono vie di mezzo: noi siamo andati in 320 Comuni per svegliare la coscienza dei siciliani. Non esiste sconfitta o vittoria di misura. Non ha funzionato perché non ho vinto. Un movimento di popolo, dal basso, riesce a far tremare un sistema ma la reazione di popolo non c’è stata. Ho perso. Sono responsabile della strategia e ho perso. Devo riorganizzare un movimento serio e plurale. Abbiamo improvvisato le liste ma mi rimane nel cuore il coinvolgimento dei giovani, tanti, nai visto. E continueremo per loro. Schifani? Io con lui non ci voglio avere a che fare; se avrà bisogno di voti da noi non li avrà. A Roma e in Sicilia, come squadra, rivoluzioneremo la Sicilia ma con costanza. Non si può prendere di me solo la parte che conviene. Abbiamo figli e facciamo tanti sacrifici (si commuove, n.d.r.). La politica è militanza, studio, costanza, abbiamo opppertunità di lanciare un movimento plurale di territorio per tutti i siciliani. Uno dei miei sogni? Una scuola di formazione politica. L’improvvisazione non dà buoni esiti e ora abbiamo gli strumenti per lavorare. Sacrificio di oltre 300 candidate e candidati: se lo ricordino i candidati, al servizio del gruppo politico. Mi auguro di essere la prima forza politica in Sicilia. Comune per Comune creeremo i gruppi e continueremo alla strategia di pulizia e rinnovamento. Disegni di legge, barricate: un bel gruppo di parlamentari cercherà d limitare il danno. Sul piano umano, auguro a Schifani di farsi tutti e cinque anni, nel frattempo ci organizziamo. Avremo modo di fare sapere ai siciliani cos’è la buona amministrazione”.

“Un movimento radicato e strutturato come i vecchi partiti”

Continua: “Gli strateghi mi faranno suggerimenti postumi, De Luca sindaco di Sicilia avrà i suoi candidati eletti ma io puntavo a volare alto, nessuno era l’agnello sacrificale, l’obiettivo era vincere. Il 6 o 12 novembre sarebbe stato meglio per noi ma non ci siamo tirati indietro. Il movimento non si chiamerà Cateno De Luca, si aderisce, ci si iscrive, si deve formare una classe politica, voglio tornare ai meccanismi di un tempo, coinvolgendo in una lista i giovani. Voglio formare la classe dirigente del futuro, con percorsi di militanza. Iscrizioni, gruppi di liberazione, dibattiti, manifestazioni per scendere in piazza. L’astensione continua ad aumentare: alla fine un 20 per cento di siciliani ha deciso per tutti. La partecipazione democratica scompare del tutto. Il centrodestra governi, in Sicilia e a livello nazionale, con una forte maggioranza: congiuntura che mi auguro possa portare benefici alla nostra terra. Entusiasmo incredibile nelle piazze ma i meccanismi, in questa terra, pesano. Chi non vota da anni: ecco chi dobbiamo raggiungere. Ma abbiamo un precedente importante: un gruppo dirigente nuovo e un movimento di territorio. Iscrivetevi e partecipate a questi organismi politici. Chi pensa di campare di rendita con me sbaglia: chi ha avuto bravura e fortuna di essere eletto deve avere la capacità di costruire la posizione, lavorare e coinvolgere, senza avere paura degli altri. Non ho paura di attorniarmi di persone migliori di me. Sgarbi non è stato rieletto ed era prima con me. Non ho timore che qualcuno, ho coinvolto personalità come Sgarbi a Giarrusso, e quest’ultimo poi mi ha fatto la guerra, mi possa fare ombra”.

“Basile e assessori non fate l’errore di adagiarvi: se non sentite più la tensione, facciate con onestà un passo indietro. Mi sento responsabile per Messina”, ha aggiunto De Luca, rivolgendosi al sindaco e agli assessori. Ringraziamento finale alla famiglia “spesso trascurata” e si commuove: “Qualcuno doveva farlo e se dovrò farlo ancora lo farò”. Poi la lettura del brano “Terra d’amuri”, manifesto del suo impegno con “parole uscite dal cuore”.