Messina di spessore. 2-0 a Melfi senza rischiare mai

Due reti, almeno altre due occasioni pericolose, nessun gol al passivo e la prima e unica chance per i locali all'87'. Bastano questi dati per sintetizzare la partita del Messina a Melfi, dominata dal primo all'ultimo minuto senza che i lucani opponessero la minima resistenza. L'unico torto è quello di non averla chiusa prima ma la gestione del match è stata perfetta. Vero è che il Melfi si è dimostrato ben poca cosa ma è altrettanto vero che i meriti sono anche dei peloritani e di una difesa che ha concesso poco o nulla. Un segnale forte perché arriva dopo la sconfitta di Foggia, la prima del torneo, che poteva scoraggiare la squadra. Ed invece il Messina ha risposto benissimo, vincendo in scioltezza e piazzando un colpo importantissimo in vista del derby di domenica prossima contro il Catania. I biancoscudati hanno riacciuffato la testa della classifica, in attesa della gara di domani pomeriggio, alle 17.30, tra Casertana e Martina. Ma anche nella peggiore delle ipotesi, la vittoria dei campani, il Messina si presenterà al derby da vicecapolista.

IL PRE PARTITA

Il Messina vuole tornare a far punti dopo lo stop di Foggia, il primo della stagione. Ci prova sul campo del Melfi, tredicesimo in classifica con 8 punti, 7 dei quali conquistati tra le mura amiche. Se, dunque, il rendimento dei lucani in trasferta è disastroso (un pareggio e quattro sconfitte, solo il Martina ha fatto peggio perdendole tutte e cinque), quello casalingo è positivo, avendo collezionato due vittorie, un pari e una sconfitta e solo due reti al passivo. Numeri che parlano di una trasferta insidiosa per i biancoscudati, nonostante contino il doppio dei punti in classifica rispetto agli avversari. I peloritani dovranno mostrare di saper fare bene anche in condizioni di difficoltà, soprattutto in attacco, dove mancheranno Tavares e Gustavo. Recuperato Cocuzza, almeno lui, sarà al centro della linea offensiva affiancato da Barraco e Salvemini. Confermato il trio di centrocampo composto da Baccolo, Fornito e Giorgione, mentre in difesa rientra Parisi al posto di Burzigotti. Completano il reparto i confermati Martinelli, Palumbo e De Vito, oltre al portiere Berardi.

PRIMO TEMPO

Un bel Messina ha il solo torto di non chiudere la gara nella prima frazione di gioco. Subito in vantaggio, i peloritani non sfruttano altre due importanti occasioni da rete mentre il Melfi non riesce a produrre alcuna offensiva pericolosa. La rete dello 0-1 arriva già al 5’: rimessa laterale sulla fascia offensiva di sinistra, palla sul fondo per Cocuzza che si gira bene e serve Barraco: il tiro preciso e angolato è imparabile per Santurro. Al 13’ la possibilità del raddoppio. Lancio, ancora sulla sinistra, per Fornito, che mette in area: la palla attraversa tutta la porta senza che nessuno intervenga. Poi Giorgione arriva tardi e riesce solo a rimetterla in mezzo senza esito.

Il gioco è molto spezzettato, più volte entrano le barelle in campo. Il Melfi perde Nicolao al 20’, sostituito da Amelio, mentre il Messina al 40’ deve fare a meno di Baccolo, al suo posto Bramati. A fine gara bisognerà valutare le condizioni di Baccolo perché per i peloritani la situazione in infermeria inizia a farsi pesante.

La reazione del Melfi è blanda: solo un debole colpo di testa di Lescano, al 25’, sul fondo; un’uscita in due tempi di Berardi, al 34’, senza che nessuno ne approfitti; e un’ottima chiusura di Parisi su Herrera, ad arginare un contropiede partito da De Montis. E’ invece ancora il Messina ad andare più vicino al gol. Al 37’, sempre sulla stessa fascia sinistra, è bravo ancora una volta Fornito a servire Barraco al centro dell’area in ottima posizione. La palla gli salta davanti, complice forse il terreno, e non riesce a indirizzarla bene verso la porta. Pochi minuti più tardi si fa vedere ancora Barraco, stavolta con un tiraccio da fuori area, che si perde alto, mentre il Melfi ci prova con Finazzi, ma per Berardi è più un passaggio che un tiro. Alla fine del tempo, i minuti di recupero sono cinque, giustificati dalle numerose interruzioni di gioco e dalle due sostituzioni.

SECONDO TEMPO

La ripresa è sulla falsariga della prima frazione. Il Messina controlla agevolmente senza rischiare mai. Subito un cambio, Frabotta per Palumbo, che lascia pensare ad altri problemi fisici. Al 49’ punizione di Barraco, cross in mezzo e testa di Giorgione: la palla finisce alta. Al 56’ Bramati perde palla a centrocampo, forse subisce fallo che l’arbitro non ravvede, e s’innesca un contropiede concluso da un tiro debole di Finazzi, facilmente parato da Berardi.

Al 67’ un cross di De Vito viene raccolto da Cocuzza che si gira in equilibrio precario e calcia tra le mani di Santurro. E’ il preludio al gol, che arriva 8 minuti più tardi. Bella la triangolazione tra Cocuzza e Fornito, meno bello il tiro dell’attaccante ma ci pensa Santurro a fare la papera e a regalare il 2-0 al Messina.

La partita finisce qui perché la reazione del Melfi è inesistente, come nel resto della gara. La prima vera occasione dei lucani, in tutta la partita, arriva all’87’: cross di De Montis e colpo di testa di poco alto da parte di Lescano. C’è il tempo per un’acrobazia di Fornito, che si perde sul fondo, prima del triplice fischio. A fine gara, c'è la conta degli acciaccati: affaticamento agli adduttori per Baccolo, affaticamento alla coscia per Palumbo, mentre anche Bramati ha subito una forte contusione alla caviglia. Domani saranno fatti gli esami necessari ma, per tutti e tre, non dovrebbe trattarsi di nulla di grave.

IL TABELLINO

MELFI – MESSINA 0-2

MELFI: Santurro, Annoni, Nicolao (20' Amelio), Giacomarro, Colella (75' Veratti), Di Nunzio, Canotto, Finazzi (69' Maimone), Lescano, Herrera, De Montis. All. Palumbo

MESSINA: Berardi, Palumbo (46' Frabotta), De Vito, Baccolo (40' Bramati), Martinelli, Parisi, Fornito, Giorgione, Cocuzza, Barraco, Salvemini (78' Padulano). All. Di Napoli

ARBITRO: Di Ruberto di Nocera Inferiore

ASSISTENTI: Pagnotta e Abagnara

RETI: 5' Barraco, 75' Cocuzza

AMMONITI: 41' Palumbo, 44' Parisi, 59' Amelio, 73' Salvemini

ANGOLI: 4-4

RECUPERI: 5' e 4'

(Marco Ipsale)