MESSINA – “Non sprechiamo mentre c’è chi muore di fame”. Riceviamo e pubblichiamo l’appello di una lettrice, condividendone lo spirito. Oggi non mancano i servizi per non alimentare lo spreco alimentare e aiutare chi ha bisogno. Assurdo che ancora ci siano realtà che non aderiscano a queste iniziative quotidiane.
Sono indignata, arrabbiata, sconcertata. Stasera, spesa dell’ultimo minuto al supermercato e, mentre passo davanti al reparto del pane fresco, vedo un commesso svuotare tutti gli scomparti del pane, compresi cornetti, brioche, ciambelle, muffins e tortine varie in un carrello. Incuriosita e preoccupata, chiedo se quel cibo verrà buttato. E, purtroppo, ricevo una disinvolta risposta affermativa: “Certo, lo buttiamo!”.
Come certo? Decine di chili di pane e dolci buttati nella spazzatura, mentre c’è gente che non ha pane per i propri figli, mentre la fila alla mensa dei poveri alla Chiesa di Sant’Antonio si ingrossa ogni giorno di più, mentre un senzatetto chiede l’elemosina all’uscita dello stesso supermercato, sperando che qualcuno gli lasci qualche moneta per potersi comprare un pezzo di pane.
Quello stesso pane che nel frattempo viene buttato nella spazzatura. Non è accettabile! È un insulto alla povertà. Non possiamo permettere questo spreco mentre la gente muore di fame. Farò una segnalazione. Non so ancora a chi ma mi informerò, sperando che possa servire a far cessare questo scempio, almeno in quel punto vendita. Intanto non andrò più in quel supermercato.