Daniele Ialacqua ha deciso di dimettersi da coordinatore di Sinistra ecologia e Libertà e da ogni incarico di partito. Una decisione irrevocabile che spiega in una nota giunta in redazione. «Nella riunione del circolo Sel “Matteo Cucinotta” di Messina del 14 novembre scorso, convocata per discutere della situazione del partito dopo le elezioni regionali siciliane e delle primarie del centro-sinistra che avrebbero visto impegnato il presidente del partito Nichi Vendola – si legge -avevo confermato le mie dimissioni da coordinatore del circolo cittadino e da ogni incarico direttivo del partito, già comunicate con lettera il 3 ottobre scorso agli organismi direttivi nazionali, regionali e locali del partito, ma non rese note prima per evitare ulteriori problemi alla difficile campagna elettorale di SEL».
«Anche in questa occasione – continua Ialacqua -mi è stato chiesto dai compagni di ritirare le dimissioni ed in ogni caso di attendere lo svolgimento delle primarie. Concluso questo ennesimo capitolo elettorale e visto il perdurare degli errori e dei problemi organizzativi e politici del partito, confermo ulteriormente le mie dimissioni. Il deludente risultato elettorale siciliano aveva del resto già confermato le ragioni delle mie dimissioni, che erano legate sia alle modalità da vecchio “partito” con cui era stata formata la lista provinciale di Messina (dalla quale è stato escluso non soltanto il sottoscritto ma anche una qualsiasi rappresentanza delle battaglie condotte da SEL a Messina) sia per le criticità e le debolezze che da tempo il partito aveva evidenziato in Sicilia, non assumendo iniziative adeguate alla gravità della situazione siciliana. Anche in occasione della recente campagna elettorale per le primarie si sono evidenziati tutti i limiti dell'organizzazione del partito a livello locale e regionale, che più volte in passato ho evidenziato senza successo».
«Con le mie dimissioni – scrive ancora Ialacqua – intendevo ed intendo prendere dunque nettamente le distanze dal modo inadeguato e “superato” in cui una parte del gruppo dirigente del partito a livello locale e regionale ha inteso portare avanti il progetto innovativo di SEL e di Vendola, non riuscendo a dare un segnale credibile di speranza e cambiamento a quei cittadini che giustamente sono “schifati” dalla politica e dai politici. “Ci eravamo smarriti, ci siamo ritrovati” diceva Vendola al congresso fondativo di Sel a Firenze nel 2010. Credo purtroppo che, almeno in Sicilia, ci siamo smarriti di nuovo».
Il gesto politico di Ialacqua è forte ma, nonostante tutto, vuole essere costruttivo:«Nella speranza -conclude l’ormai ex coordinatore di Sel – di “ritrovarci” e di ritornare alle ragioni della nostra nascita ovvero quello di “Riaprire la partita”, di “essere il lievito ed il sale di una nuova grande sinistra”, di dare vita ad “un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche”, convinto che l'ultima scommessa di Nichi Vendola, ovvero ricostruire con le primarie un nuovo centro-sinistra, possa avere un esito felice ».