La questione Ztl rimane sempre più bilico. La trattazione della delibera proposta dai consiglieri Pergolizzi, Melazzo e Cantello che propone una sostanziale modifica delle Zona Traffico Limitato stabilendo il pagamento su uno solo e non su ambo i lati, è stata rinviata per consentire un ulteriore approfondimento attraverso un tavolo tecnico. In attesa dunque che ci si chiariscono le idee, c’è però chi, e non è certo cosa nuova, le idee rispetto all’effettiva legittimità e utilità della Ztl, ce le ha decisamente chiare. E parliamo proprio del comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, invitato alla seduta di consiglio, ma sostituito per altri impegni dal capitano La Rosa. A quest’ultimo è toccato dare lettura del “parere” che il “numero uno” dei Vigili Urbani, ha espresso rispetto alla vicenda in oggetto.
L’ultima relazione di Ferlisi è datata settembre 2011: “A modesto avviso di questa dirigenza – si legge – si suggerisce di mantenere, nell’ambito della Ztl, gli stalli inerenti il parcheggio a pagamento su un solo lato della carreggiata, ammettendo sul lato opposto il parcheggio gratuito e liberamente fruibile della collettività e dai residenti, nei confronti dei quali potrebbero essere revocati i relativi pass”. Se le affermazioni di Ferlisi si fermassero qui, la posizione sarebbe ben chiara: bocciatura della Ztl.
Ma la realtà dei fatti racconta ben oltre. Perché se è vero che tali sono le parole del comandante, di certo non può esserne “trascurata” la premessa: già in passato, infatti, Ferlisi, pur riconoscendo la legittimità e fondatezza delle determinazioni adottate per l’istituzione dell’attuale Ztl, ne aveva proposto una modifica “al fine di impedire il perpetrarsi della condizione di soccombenza in sede giudiziale da parte del Comune”, e ciò alla luce di un evidente “filone giudiziario” che mostra di non ritenere la Zona Traffico Limitato così come prevista per Messina. Da quando la Ztl è entrata pienamente a regime (2004), infatti, migliaia sono stati i contenziosi avviati di fronte al Giudice di Pace, da parte di cittadini che contestavano le multe rilevate dagli ausiliari del traffico per la mancanza del gratta e sosta, che si sono risolti praticamente tutti con esiti negativi per palazzo Zanca, costretto al rimborso. Negli anni, però, ad aggravare la situazione e a far lievitare le spese, la mancata costituzione in giudizio del Comune sia davanti al Giudice di Pace, sia davanti al Tar. In quest’ultimo caso va però specificato che il pronunciamento del giudice non riguarda la legittimità, o meno, della contestazione del ricorrente, ma il mancata pagamento delle somme a cui il Comune viene condannato nel precedente grado di giudizio e che spinge il ricorrente a procedere ancora per le vie legali.
Indicativa, a tal proposito, una delle tante note inviate dal ragioniere generale Coglitore (20 maggio 2010), rispetto alle mancante “difese” dell’amministrazione: “A fronte di un verbale di 35 euro per mancato pagamento di parcheggio, il Comune deve pagare in atto spese legali per la sentenza del Giudice di Pace e per al sentenza del Tar che mediamente ammontano a 600 euro per ogni pratica, fino ad un massimo di circa 1000 euro in caso di richiesta da parte del legale di spese successive e consequenziali alla sentenza del Tar. Per quanto esposto – concludeva Coglitore – si sollecitano i dirigenti ad adottare i provvedimenti idonei ad evitare per il futuro danni economici all’Ente che, considerando il numero dei ricorsi, potrebbero raggiungere cifre elevate, oltre che comportare responsabilità erariale”, esattamente, aggiungiamo come si sta verificando.
Con l’ulteriore aggravante che, con riferimento all’ultimo anno, sebbene l’amministrazione si sia costituita in più casi rispetto a quanto non fatto in precedenza (grazie anche a rinforzi di personale presso l’ufficio contenziosi) , il grado di soccombenza in giudizio rimane comunque sfavorevole per il Comune. Ecco perché, tornando alla relazione del settembre 2011, il comandante Ferlisi afferma che “al fine di non gravare ulteriormente le spese per questa amministrazione comunale, si reitera la richiesta di procedere urgentemente alla modifica dell’attuale regolamentazione nella predetta Zona a Traffico Limitato e, nelle more, eventualmente disporre la sospensione delle relativa attività contravvenzionale da parte degli Ausiliari del Traffico”. Ad oggi però, nessuno tra le file dell’amministrazione sembra essere di tale avviso e di sicuro non lo saranno i tanti (o pochi) studi legali che sui contenziosi Ztl continuano a moltiplicare le proprie parcelle. (ELENA DE PASQUALE)