E' ancora Antonio Garofalo il funzionario regionale nominato dalla Regione per imprimere un'accelerazione all'iter di approvazione dei bilanci di Palazzo Zanca. All'appello mancano ancora sia il consuntivo 2016 sia il previsionale 2017. Per quanto riguarda il rendiconto non c'è ancora neanche la delibera di giunta; il preventivo, invece, è sotto esame del Collegio dei revisori dei conti, che resta in attesa dei chiarimenti sollecitati qualche settimana fa all'esecutivo. Nei prossimi giorni, Garofalo si insedierà al Comune di Messina, presso il quale piu volte ha svolto in questi anni il ruolo di commissario ad acta.
I decreti assessoriali di nomina di commissari ad acta in Sicilia sono 18 e riguardano ben 264 Comuni per il rendiconto 2016 e 184 Comuni per il preventivo 2017.
L'AnciSicilia, che parla di "dati che non possono che rinnovare la nostra preoccupazione per una situazione di criticita' che contraddistingue, da tempo, gli enti locali siciliani. Problematiche che sono state ampiamente evidenziate, qualche giorno fa, in un nota inviata dal presidente dell'Associazione Leoluca Orlando al presidente della Regione, Rosario Crocetta e agli assessori Luisa lantieri, Carmencita Mangano, Alessandro Baccei, Giovanni Ardizzone, Salvatore Cascio e Vincenzo Vinciullo". Nella missiva si chiede di "procedere con urgenza in favore dei Comuni al riparto delle assegnazioni di parte corrente (340 milioni di euro) e di quelle destinate a investimenti (115 milioni di euro)".
La legge prevede che "il riparto della sopra citata assegnazione debba avvenire entro il 15 aprile di ogni anno. In considerazione di cio', risulta propedeutico procedere all'emanazione degli atti di indirizzo relativi alla destinazione, da parte dei comuni, del 10% del totale dei trasferimenti regionali per assicurare assistenza ai disabili gravi e la possibilita' che si utilizzino risorse del fondo autonomie locali per il contributo ai precari degli enti in predissesto". "Tali criticita' – dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia – stanno, di fatto, impedendo che si possa procedere con il riparto e con la successiva erogazione delle risorse ordinarie destinate ai comuni e in molti casi la conoscenza di questi dati rappresenta un elemento fondamentale per l'approvazione dei bilanci di previsione 2017. A cio' si aggiunga che in 140 comuni solo poche settimane fa si sono tenute le elezioni amministrative con il rinnovo di sindaci e consigli comunali e con il conseguente avvio degli adempimenti di natura organizzativa e procedurale". "Risulta pertanto paradossale – continuano Orlando e Alvano – che a fronte di tale situazione di empasse e di complessiva criticita' finanziaria del sistema delle autonomie locali siciliane si proceda alla nomina dei commissari e si avvii un iter che, per la stragrande maggioranza dei comuni, comporta il rischio di decadenza del Consiglio comunale della Giunta e del Sindaco".