MESSINA – Dichiarazioni d’amore, il disegno di organi sessuali, parolacce, insulti e perfino decine di “firme” con gli account di Instagram bene in vista. La pensilina del tram della fermata “Municipio” si presenta così, con una serie di scritte e obbrobri a sovrastare la “vecchia” opera realizzata ormai 8 anni fa, quando l’allora giunta Accorinti diede vita al progetto DistrArt. Un’accozzaglia di oscenità, perché non si parla di graffiti o di Street Art ma di scarabocchi realizzati appositamente da chi non ha avuto il minimo rispetto per l’opera raffigurata sulla pensilina.
Già a settembre, 4 mesi fa, era stato un caso il gesto di alcuni vandali alla fermata “Palazzo Reale”. Il “messaggio” è stato dipinto per attaccare i migranti, con scritte “No Africa” e volti cancellati con vernice gialla sulle due opere in cui si parlava proprio di immigrazione. Lì c’erano e ci sono raffigurati uomini e donne durante il viaggio della speranza verso l’Europa. Stavolta è diverso, ma il risultato è lo stesso: l’opera è stata deturpata. Tra l’altro è proprio lì, a Largo Giacomo Minutoli, che dovrebbero sbarcare i croceristi in un prossimo futuro. Questa è l’immagine che Messina vuole dare di sé?