Degrado su degrado, incuria su incuria, pericoli su pericoli.
Che Messina fosse pienamente costellata di zone ad alta emergenza (sismica, idrogeologica, di viabilità, e chi più ne ha più ne metta) era già noto da tempo.
Ma sentir denunciare la presenza di Eternit nei pressi di un istituto scolastico elementare-materno, nell’area Bisconte, crea seriamente un allarme da bollino nero.
“Uno scenario inquietante ma soprattutto pericoloso sotto il profilo igienico-sanitario. Un vero e proprio agglomerato tossico”.
La denuncia arriva attraverso le parole del consigliere della III Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, che in una lettera indirizzata all’Assessore Comunale all’Ambiente spiega come “è il caso di dirlo, siamo ancora ben lontani da un minimo di civiltà e di rispetto dell’ambiente che inevitabilmente si riversa poi sulla salute di tutti”.
E quando si parla di “Eternit” bisogna essere fortemente cauti, considerando la nocività dell’elemento e, soprattutto, considerando che lo smaltimento di amianto è obbligatorio da più di un decennio (Dlgs. 257/1992).
“Urgono interventi urgenti di bonifica ma anche di prevenzione e repressione verso un siffatto modo di agire – continua Cacciotto nella lettera – e verso coloro che senza mezzi termini si possono definire criminali ambientali”.
Di fatto, la presenza di Eternit non è poi l’unico segno di incuria e degrado nell’area segnalata. Con una breve rassegna, si passa dai classici rifiuti ai suppellettili, dai ratti “che tranquillamente passeggiano” ad insetti vari ed eventuali, dal sacchetto di plastica alle bottiglie di vetro.
Ed ecco perché, secondo Cacciotto, l’istallazione di un “sistema di videosorveglianza come deterrente” potrebbe facilitare e prevenire le “croniche violenze ambientali”.
Così come un briciolo di sana educazione civica che, si sa, non guasta mai.
Veronica Crocitti