Il Meetup “Milazzo in movimento” denuncia lo stato di abbandono dei monumenti pubblici

Lotta contro il degrado storico urbano per il Meetup “Milazzo in movimento” che denuncia uno stato di totale abbandono delle opere pubbliche e, in particolar modo, del castello di Milazzo. Numerose le problematiche evidenziate che vanno dalla semplice crescita di erbacce alle più gravi infiltrazioni d’acqua.

Nonostante le bacchettate di numerosi cittadini e di studiosi del settore, non è stato provocato alcun sussulto di dignità nell'attuale giunta comunale, hanno solo la volontà di criticare chi propone –dichiarano gli attivisti, che aggiungono- Da mesi chiediamo risposte e chiarimenti sul perché non si interviene all'interno del castello, anche con il semplice scerbamento, dove ormai l'erba risulta essere in crescita smisurata, la quale a sua volta ha nascosto completamente l'antica stradella di mattoni collocati a spina di pesce, che consentiva l'accesso al mastio e rinvenuta durante gli ultimi lavori di restauro. Poiché è stato istituito da diverso tempo il pagamento obbligatorio del ticket d'ingresso, destinando tali introiti alla manutenzione dello stesso, ci chiediamo perché non venga messa in atto. Altro punto di rilievo –proseguono- è lo smontaggio della gradinata del teatro, ormai in disuso da oltre quindici anni. La torre arabo normanna colpita da un fulmine lo scorso inverno è stata prontamente segnalata all'attuale assessore ed in tutto questo tempo non si è avuta nemmeno l'accortezza di raccogliere i pezzi lavici del cantonale, caduti per terra; l'acqua piovana con l'andar del tempo, favorita dai venti burrascosi di ponente, si insinuerà attraverso le fessiture della muratura danneggiata causando ulteriori danni, così com'è già accaduto nel bastione di S.Maria e nei baluardi della cinta Aragonese. Le naturali considerazioni, dettate da tali comportamenti, lasciano ai cittadini il dover pensare che ci si aspettasse di più da questa amministrazione, sia sotto il profilo della trasparenza, che nel dinamismo operoso ( tanto decantati in campagna elettorale) verso tutta la cittadina. I risultati conseguiti non fanno altro che evidenziare l'assenza di programmazione e l'approssimazione nella gestione della città, facendola cadere nell'immobilismo totale. Sarebbe auspicabile e dignitoso, per il bene collettivo –concludono- che le scelte verso i vari assessori fossero fatte per competenze e non politicamente”.

Gli attivisti del Meetup “Milazzo in movimento”, inoltre, pongono l’attenzione su numerosi altri monumenti pubblici di valenza storica le cui condizioni sarebbero ormai di degrado assoluto “Ci preme inoltre ricordare, che esistono numerosi altri monumenti scarsamente valorizzati, oltre quelli già citati, quali ad esempio la Chiesa dei Cappuccini, il Sepolcro Bizantino, la tomba sepolcrale del Barone Zumjungen, l’asilo Calcagno, la chiesa di S.Salvatore e la chiesa S.Gaetano, la zona archeologica via dei Cipressi, la scalinata Porticella, il palazzo Governatore e tutti quei beni di pertinenza pubblica e privata che ne definiscono il patrimonio artistico e culturale di Milazzo e verso i quali, ove necessita, si chiede all'amministrazione di voler indirizzare i proprietari di beni privati alla possibilità di reperire eventuali, adeguati fondi, tramite l'ufficio Europa dalla stessa istituito”.

Un invito accorato, dunque, che richiede un uso ponderato dei fondi e un azione immediata. Quali saranno le risposte da parte dell’amministrazione? Milazzo da sempre può vantare un parco di monumenti e opere storico-artistiche di grande valore. Verrà data loro finalmente la giusta attenzione?

Salvatore Di Trapani